giovedì, Gennaio 23, 2025

Ambiente, Società

Copernicus lancia l’allarme

Il 2024 è il primo anno in cui si supereranno gli 1.5°C rispetto al livello preindustriale

Redazione TheBlackCoffee

Il 2024 è stato, confermato dal Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), come l’anno più caldo mai registrato a livello globale e il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato di 1.5°C il livello preindustriale. Il C3S è implementato per conto della Commissione europea dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF), i cui scienziati hanno monitorato i principali indicatori climatici e documentato record di temperatura giornalieri, mensili e annuali senza precedenti per il 2024. Il cambiamento climatico indotto dall’uomo rimane il principale responsabile delle temperature estreme della superficie dell’aria e del mare; anche altri fattori, come l’Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO), hanno contribuito alle temperature insolite osservate durante l’anno.

Aumento della temperatura superficiale globale dell’aria del periodo di riferimento preindustriale 1850-1900, sulla base di diversi dataset di temperature globali mostrati come medie annuali dal 1967 (a sinistra) e come medie quinquennali dal 1850 (a destra). Credit: C3S / ECMWF.

Quest’anno le seguenti organizzazioni coinvolte nel monitoraggio del clima globale – ECMWF, NASA, NOAA, UK Met Office, Berkeley Earth e l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) – hanno compiuto uno sforzo congiunto per coordinare il rilascio dei loro dati, evidenziando le condizioni eccezionali sperimentate nel 2024.

Anomalie della temperatura superficiale dell’aria per il 2024 rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020.
Dati: ERA5. Credit: C3S / ECMWF.

Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, ECMWF, commenta: “Tutti i dati sulla temperatura globale prodotti a livello internazionale mostrano che il 2024 è stato l’anno più caldo dall’inizio delle registrazioni nel 1850. L’umanità è responsabile del proprio destino, ma il modo in cui rispondiamo alla sfida climatica deve basarsi sull’evidenza. Il futuro è nelle nostre mani: un’azione rapida e decisa può ancora modificare la traiettoria del nostro clima futuro”.

Samantha Burgess, Strategic Lead for Climate, ECMWF commenta: “Ogni anno dell’ultimo decennio è uno dei dieci più caldi mai registrati. Siamo ormai sull’orlo per superare il livello di 1.5ºC definito nell’Accordo di Parigi e la media degli ultimi due anni è già al di sopra di questo livello. Queste alte temperature globali, unite ai livelli record di vapore acqueo atmosferico nel 2024, hanno comportato ondate di calore e forti precipitazioni senza precedenti, causando sofferenza a milioni di persone.”

Dati principali sulla temperatura superficiale dell’aria a livello globale:

  • Il 2024 è stato l’anno più caldo nei record di temperatura globale che risalgono al 1850. Secondo l’ERA5 (1), la temperatura media globale di 15.10°C è stata di 0.72°C superiore alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 0.12°C superiore al 2023, il precedente anno più caldo registrato. Ciò equivale a 1.60°C al di sopra di una stima della temperatura del periodo tra il 1850 e il 1900, designata come livello preindustriale.
  • Il 2024 è il primo anno solare che ha superato di oltre 1.5°C il livello preindustriale.
  • Ognuno degli ultimi 10 anni (2015-2024) è stato uno dei 10 anni più caldi mai registrati.
  • La temperatura media mensile globale ha superato di 1.5°C i livelli preindustriali per 11 mesi all’anno. Andando ancora più indietro, tutti i mesi dal luglio 2023, ad eccezione del luglio 2024, hanno superato il livello di 1.5°C.
  • Il 22 luglio 2024 è stato raggiunto un nuovo record di temperatura media globale giornaliera, pari a 17.16°C.
  • Il 2024 è stato l’anno più caldo per tutte le regioni continentali, ad eccezione dell’Antartide e dell’Australasia (2), così come per parti consistenti dell’oceano, in particolare l’Oceano Atlantico settentrionale, l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico occidentale.
  • Il 2024 ha visto tre stagioni calde da record per il corrispondente periodo dell’anno: l’inverno boreale (dicembre 2023-febbraio 2024), la primavera boreale (marzo-maggio) e l’estate boreale (giugno-agosto) con 0.78°C, 0.68°C e 0.69°C rispettivamente al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020.
  • Ogni mese da gennaio a giugno 2024 è stato più caldo del mese corrispondente in qualsiasi anno precedente registrato. Ogni mese da luglio a dicembre, tranne agosto, è stato il secondo più caldo, dopo il 2023, per il periodo dell’anno. Il mese di agosto 2024 è stato a pari merito con il mese di agosto 2023 come il più caldo mai registrato.

Punti salienti della temperatura superficiale dell’oceano:

  • Nel 2024, la temperatura superficiale marina media annuale (SST) sull’oceano extrapolare ha raggiunto un massimo storico di 20.87°C, 0.51°C al di sopra della media tra il 1991 e il 2020.
    • La SST media extrapolare ha raggiunto livelli record per il periodo dell’anno da gennaio a giugno 2024, continuando la striscia di mesi record registrata nella seconda metà del 2023. Da luglio a dicembre 2024, la SST è stata la seconda più calda mai registrata per il periodo dell’anno, dopo il 2023.
    • Il 2024 ha visto la fine dell’evento El Niño iniziato nel 2023 e la transizione verso condizioni più neutre o La Niña.

Dati salienti sulle temperature in Europa:

  • Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura media di 10.69°C, superiore di 1.47°C alla media del periodo di riferimento tra il 1991 e il 2020 e di 0.28°C rispetto al precedente record stabilito nel 2020.
  • La primavera e l’estate sono state le più calde mai registrate in Europa, con la temperatura media della primavera (marzo-maggio) di 1.50°C superiore alla media stagionale del periodo tra il 1991 e il 2020 e la temperatura media dell’estate (giugno-agosto) di 1.54°C superiore alla media stagionale tra il 1991 e il 2020.

Altri elementi di rilievo:

  • La quantità totale di vapore acqueo nell’atmosfera ha raggiunto un valore record nel 2024, circa il 5% al di sopra della media tra il 1991 e il 2020, secondo l’ERA5, più dell’1% in più rispetto al 2016 e al 2023, gli anni con i precedenti valori più alti e il secondo più alto, rispettivamente.
  • Le temperature estreme e l’elevata umidità contribuiscono ad aumentare i livelli di stress da caldo. Gran parte dell’emisfero settentrionale ha registrato più giorni della media con almeno “forte stress da caldo” nel 2024, e alcune aree hanno visto più giorni della media con “stress da caldo estremo”.
  • Nel 2024, l’area del globo interessata da almeno un “forte stress da caldo” ha raggiunto un nuovo massimo annuale record il 10 luglio, quando circa il 44% del globo è stato interessato da uno stress da caldo “forte” a “estremo”. Si tratta del 5% in più del globo rispetto al massimo annuale medio.
  • ​​In Antartide, dopo aver raggiunto valori minimi da record per il periodo dell’anno durante otto mesi del 2023, l’estensione del ghiaccio marino ha raggiunto nuovamente valori minimi da record o quasi durante gran parte del 2024. Da giugno a ottobre, l’estensione mensile è stata la seconda più bassa, dopo quella del 2023, e la più bassa a novembre. Al suo minimo annuale, a febbraio, l’estensione mensile si è classificata al terzo posto tra quelle registrate dai satelliti.
  • Nell’Artico, l’estensione del ghiaccio marino è stata relativamente vicina alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 fino a luglio, ma è scesa ben al di sotto della media nei mesi successivi. Al suo minimo annuale, a settembre, l’estensione mensile si è classificata al quinto posto tra le più basse registrate dal satellite.
  • Le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano hanno continuato ad aumentare e hanno raggiunto livelli annuali record nel 2024, rispettivamente a 422 parti per milione (ppm) e 1897 parti per miliardo (ppb). Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2024 erano superiori di 2.9 ppm rispetto al 2023, mentre le concentrazioni di metano erano superiori di 3 ppb.
Statistiche chiave sulle temperature per il 2024. Le statistiche per il globo, l’Europa e l’Artico si riferiscono alle temperature superficiali dell’aria, quelle per l’oceano extrapolare alle temperature superficiali marine. Fonte dei dati: ERA5. Credit: C3S / ECMWF.

Florence Rabier, Direttore generale dell’ECMWF, commenta: “Il Global Climate Highlights è uno strumento fondamentale per sostenere gli sforzi internazionali di adattamento al clima. Siamo grati per la continua fiducia della Commissione europea nei confronti di ECMWF come organizzazione scientifica intergovernativa e per la dedizione del nostro personale e dei nostri collaboratori, il cui lavoro rende possibile questo servizio. Per 50 anni, la leadership di ECMWF nel campo della meteorologia, con l’assimilazione dei dati in tempo reale, l’esperienza operativa e il più grande database storico meteorologico del mondo, è stata essenziale per garantire la preparazione globale alle sfide meteorologiche. Tutto questo viene realizzato insieme ai nostri Stati membri e ai loro servizi meteorologici nazionali”.

Mauro Facchini, responsabile dell’Osservazione della Terra presso la Direzione Generale Industria Difesa e Spazio della Commissione Europea, commenta: “Gli obiettivi ambientali e climatici fissati dall’Unione europea sono ambiziosi e necessitano di azioni adeguate, soprattutto considerando i risultati presentati oggi. Grazie alla scienza, all’innovazione e ai programmi faro di Osservazione della Terra come Copernicus, possiamo prendere decisioni informate per mitigare e adattarci ai cambiamenti climatici.”

Temperature superficiali dell’aria senza precedenti nel 2024.

Aumento della temperatura superficiale globale dell’aria (°C) al di sopra della media del periodo di riferimento preindustriale (1850-1900) per ogni mese da gennaio 1940 a dicembre 2024, tracciato come serie temporale per ogni anno. Il 2024 è rappresentato da una linea rossa spessa e il 2023 da una linea rosa spessa, mentre gli altri anni sono rappresentati da linee sottili e ombreggiati in base al decennio, dal blu (anni ’40) al rosso (anni ‘2020).
Fonte dei dati: ERA5. Credio: C3S / ECMWF.

L’andamento delle temperature mensili fornisce un indizio cruciale per comprendere alcuni dei fattori che hanno portato il 2024 a diventare l’anno più caldo mai registrato. La prima metà dell’anno è stata particolarmente calda: ogni mese ha registrato temperature globali più elevate rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ciò ha contribuito a una striscia di 13 mesi di temperature mensili da record, che si è conclusa a giugno.

Da luglio in poi, le anomalie della temperatura globale sono rimaste significativamente al di sopra della media. L’agosto 2024 è stato caldo come l’agosto 2023, e gli altri mesi da luglio a dicembre si sono classificati come i secondi più caldi della storia, dopo il 2023. In particolare, il 22 luglio ha segnato il giorno più caldo mai registrato, con una temperatura globale di 17.16°C, secondo l’ERA5.

La persistenza di temperature medie mensili globali eccezionalmente elevate nella prima metà del 2024 ha reso probabile, a partire dalla fine dell’estate, il superamento del 2023 come anno più caldo mai registrato. Inoltre, il 2024 è stato il primo anno a registrare un’anomalia di temperatura annuale superiore alla soglia di 1.5°C rispetto al livello preindustriale. Anche la media del biennio 2023-2024 supera questa soglia. Sebbene questo non significhi che abbiamo superato il limite fissato dall’Accordo di Parigi – che si riferisce alle anomalie di temperatura mediate su almeno 20 anni – sottolinea che le temperature globali stanno aumentando al di là di quanto l’uomo moderno abbia mai sperimentato.

Temperature superficiali marine (SST): SST elevate in tutto l’oceano mondiale.

Anomalie ed estremi della temperatura superficiale del mare per il 2024. Le categorie di colore si riferiscono ai percentili delle distribuzioni di temperatura per il periodo di riferimento 1991-2020. Le categorie estreme (“più freddo” e “più caldo”) si basano sulle classifiche per il periodo 1979-2024. I valori sono calcolati solo per gli oceani privi di ghiaccio. Fonte dei dati: ERA5. Credit: C3S / ECMWF.

Le alte temperature superficiali marine (SST) sono state uno dei fattori più significativi alla base della prevalenza di alte temperature globali nel 2023 e 2024. Uno dei fattori alla base di queste elevate SST è stata l’evoluzione dell’Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO). Questo ENSO ha raggiunto il suo picco nel dicembre 2023 e ha continuato a influenzare le temperature globali nella prima metà del 2024.

Anche se l’evento El Niño è terminato e la transizione verso condizioni più neutre nel Pacifico orientale equatoriale è avvenuta, molte regioni hanno continuato a sperimentare SST insolitamente elevate, con il risultato che la SST globale è rimasta più alta della media. Nel 2024, la media annuale delle SST nell’oceano extrapolare ha raggiunto un livello record.

Le condizioni climatiche possono influenzare gli eventi meteorologici estremi

Nel 2024 sono stati osservati in tutto il mondo eventi meteorologici estremi, che vanno da forti tempeste e inondazioni a ondate di calore, siccità e incendi. L’aumento della frequenza e dell’intensità di questi eventi rappresenta un rischio significativo per il sostentamento delle persone in tutto il mondo. La quantità totale di vapore acqueo nell’atmosfera ha raggiunto un livello record nel 2024, circa il 5% in più rispetto alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020, un valore significativamente più alto rispetto al 2023. Questa abbondante disponibilità di umidità ha amplificato il potenziale di eventi piovosi estremi. Inoltre, insieme alle elevate temperature della superficie del mare, ha contribuito allo sviluppo di grandi tempeste, tra cui i cicloni tropicali.

Le temperature elevate possono portare a situazioni in cui il corpo è sottoposto a stress da surriscaldamento. Oltre alla temperatura, anche altri fattori ambientali come l’umidità possono influire sullo stress da calore. Nel 2024, in gran parte del mondo si sono registrati più giorni della media con almeno “forte stress da caldo”. Alcune regioni hanno anche registrato più giorni della media con “stress da caldo estremo”, livello al quale è indispensabile intervenire per evitare un colpo di calore.

I prolungati periodi di siccità in diverse regioni hanno creato condizioni favorevoli agli incendi boschivi. In tutte le Americhe sono stati registrati incendi su larga scala e persistenti. In termini di emissioni di carbonio da incendi, la Bolivia e il Venezuela hanno registrato i livelli più alti mai registrati, mentre il Canada ha registrato il secondo livello più alto, in base ai dati del Servizio di monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus (Copernicus Atmosphere Monitoring Service – CAMS).

Ghiaccio marino nell’Artico e nell’Antartico

L’estensione del ghiaccio marino nell’Artico e intorno all’Antartide è un indicatore essenziale della stabilità del clima terrestre, monitorato dal C3S. Nel 2024, l’estensione del ghiaccio marino in queste regioni è stata significativamente inferiore alla media.

L’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto valori record o quasi record per il secondo anno consecutivo. Da giugno a ottobre, l’estensione mensile è stata la seconda più bassa dopo il 2023 e la più bassa a novembre, per i rispettivi mesi. Al minimo annuale di febbraio, l’estensione mensile si è classificata al terzo posto tra i valori più bassi registrati dal satellite. Nell’Artico, l’estensione del ghiaccio marino è stata vicina alla media del periodo tra il 1991 e il 2020 fino a luglio, ma è scesa ben al di sotto della media nei mesi successivi. Al suo minimo annuale a settembre, l’estensione mensile si è classificata al quinto posto tra le più basse registrate dal satellite.

Gas a effetto serra

Concentrazione atmosferica globale mensile di CO2 (a sinistra) e CH4 (a destra) mediata in colonna, derivata dai dati satellitari per il periodo 2003-2024 (linea tratteggiata) e media su 12 mesi (linea continua). Fonte dei dati: Dati consolidati C3S / Obs4MIPs (v4.5) (2003-2022) e dati preliminari CAMS quasi in tempo reale (2023) GOSAT (CH4) e GOSAT-2 (CO2). Intervallo spaziale: 60ºS – 60ºN sulla terraferma. Credit: C3S / CAMS / ECMWF / Università di Brema / SRON.

Il fattore determinante nell’evoluzione di molti indicatori climatici chiave nel 2024 è stato l’aumento della temperatura globale, che è in gran parte associato alla crescente concentrazione di gas serra (GHG) nell’atmosfera, conseguenza delle attività umane. Il monitoraggio dei gas serra fornisce informazioni a sostegno dell’attuazione delle politiche di mitigazione. Il tasso di aumento dell’anidride carbonica è stato superiore a quello osservato negli ultimi anni. Il tasso di aumento del metano è stato significativamente inferiore a quello degli ultimi tre anni.

Laurence Rouil, direttore del CAMS di ECMWF, conclude: “Questo rapporto dimostra il valore critico delle nostre attività di monitoraggio. Nel 2024, i gas serra atmosferici hanno raggiunto i livelli annuali più alti mai registrati nell’atmosfera, secondo i dati C3S e CAMS. Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2024 erano superiori di 2.9 ppm rispetto al 2023 e quelle di metano di 3 ppb. Questo aumento ha portato la stima annuale della concentrazione atmosferica di anidride carbonica a 422 ppm e di metano a 1897 ppb. I nostri dati indicano chiaramente un costante aumento globale delle emissioni di gas serra, che rimangono il principale agente del cambiamento climatico”.

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Sabato, 11 gennaio 2025 – Anno V – n°2/2025

In copertina: gli incendi devastano Los Angeles, California, USA. Foto: European Union, Copernicus Sentinel-3 imagery

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