Famiglia, verità, benessere e libertà
di Laura Sestini
Il Presidente statunitense Donald Trump, il 6 marzo u.s. ha rilasciato un proclama che in principio sembrava voler apparire esclusivamente rivolto alle donne, evidente dal titolo originale, ma poi ci ha “ficcato” un po’ di tutto, come è sua abitudine. Alcuni argomenti risultano specifici e contestualizzati e non possiamo giudicarli, su (molti) altri non siamo d’accordo.
Perché nella Giornata internazionale della donna, abbiamo deciso di pubblicare questo testo del presidente Trump, invece di un qualche articolo politicamente impegnato?
Intanto, da molto tempo abbiamo abbandonato le mimose e le cene al ristorante abbigliate con i vestiti “delle buone occasioni” (per la verità, personalmente mai frequentate). Forse in seguito abbandoneremo anche i discorsi politically correct, in particolare quelli “dovuti” per l’occasione dalle donne dedite alla politica, segretarie odi partito, ministre, deputate e/o senatrici al Parlamento, ecc. La formalità non ci interessa, ci interessano sì i contenuti, che spesso critichiamo, ma innanzitutto siamo attente alle azioni che puntano agli obiettivi per migliorare le condizioni, a tutti i livelli, delle donne.
Per esempio, la propaganda propinataci via etere dalla Presidente Giorgia Meloni alla viglilia dell’8 marzo, sull’approvazione del disegno di legge sul femminicidio, oltre ad essere un escamotage per ottenere consenso politico dalla parte femminile della società, ci appare proprio andare in senso contrario per trovare delle vere soluzioni. Non è l’ergastolo che serve a chi compie un femminicidio, le carceri italiane soffrono di sovraffollamento cronico e non migliorano l’esistenza, la rieducazione (termine orrendo che usa la giurisprudenza dedicata) di chi sconta una pena.
Se la società fosse di base meno violenta, e per primi lo sono i politici nei loro discorsi e atteggiamenti; se a scuola, agli alunni (anche alle famiglie) si insegnasse come relazionarsi pacificamente con il prossimo, in tutti i contesti e in particolare nelle relazioni sentimentali, che appaiono sempre più complicate, correa (incolpevole?) il continuo evolversi della società. Ce ne sarebbero modalità per crescere un essere umano non-violento se solo si guardasse in quella direzione, senza la criminalizzazione totale degli eventi post violenza sessuale o femminicidio. La politica assume medicamenti per la salute e la sicurezza delle donne e della società (l’ergastolo), senza avere interesse a capire quale sia davvero la malattia sociale che la ammorba.
Tornando al discorso del presidente statunitense, leggere con attenzione il suo pensiero, rivolto ai SUOI cittadini, risulta istruttivo perché potrà indirizzarci a comprendere il futuro, con molta probabilità peggiorativo, della società americana; ecco perché viene qui proposto.
Lasciamo, quindi, ai lettori le dovute riflessioni, augurando alle donne di tenere duro, di non mollare le loro lotte individuali e sociali.
“Ogni giorno, senza fama o clamore, le donne ispirano, sostengono e rafforzano le loro famiglie, le comunità e il nostro Paese.
Il “Mese della storia delle donne” rappresenta una grande opportunità per celebrare l’enorme impatto che le donne continuano ad avere sulla nostra nazione.
La First Lady e io rendiamo omaggio alle donne americane di tutte le generazioni e di tutti i contesti che sono state parte integrante della nostra prosperità e produttività e che hanno lasciato un segno indelebile nell’anima e nel battito cardiaco della nostra nazione.
Sono particolarmente orgoglioso di riconoscere e celebrare le brillanti e talentuose pioniere femminili della mia amministrazione. Sono leader nel mondo degli affari, esperte di politica estera e interna, autorità nella sicurezza nazionale, grandi menti legali e dedite al pubblico servizio che mettono al primo posto il popolo americano. Insieme, stiamo lavorando per onorare le donne della nostra storia.
Il nostro governo non promuoverà più ideologie radicali che sostituiscono le donne con gli uomini in spazi e opportunità pensati per le donne, o devasteranno le famiglie indottrinando i nostri figli e le nostre figlie a iniziare una guerra con i loro stessi corpi. Invece, la mia Amministrazione salverà i grandi valori americani di famiglia, verità, benessere e libertà.
Mantenendo la mia promessa di proteggere donne e ragazze dall’estremismo di genere, abbiamo riportato il buonsenso nella società. E la maggior parte degli americani, quasi l’80 percento, è favorevole.
Il primo giorno, ho mantenuto la mia promessa di firmare un ordine esecutivo che riconosce che le donne
sono biologicamente femmine e gli uomini sono biologicamente maschi. Di conseguenza, gli Stati Uniti non consentiranno più l’indicatore di genere “X” sui moduli governativi e l’ufficio passaporti degli Stati Uniti
rilascerà ora passaporti solo con un indicatore di sesso “M” o “F”, corrispondente al sesso biologico di un individuo alla nascita.
Ho anche firmato un ordine esecutivo per proteggere gli sport femminili e ho ordinato al Dipartimento dell’Istruzione e ad altri dipartimenti e agenzie esecutive di avviare un’azione del Titolo IX contro le scuole e gli Stati finanziati a livello federale che si rifiutano di sostenere la competizione leale e la dignità per le atlete. In risposta agli standard chiari e concisi della mia amministrazione, la National College Athletic Association, che rappresenta 530mila studentesse-atlete, e le associazioni sportive statali in tutto il Paese hanno modificato le loro politiche per limitare la competizione negli sport femminili alle sole studentesse-atlete. Riconoscendo che ci sono solo due sessi, ripristinando le protezioni del Titolo IX e proteggendo le famiglie, la mia amministrazione sta dando potere alle donne ogni giorno.
Sto anche mantenendo la mia promessa di proteggere i nostri confini, deportare gli immigrati clandestini criminali, ricostruire la nostra economia, la scelta scolastica, rendere di nuovo sana l’America e migliorare l’accesso alla fecondazione in vitro, e ho appena iniziato.
Non smetterò mai di lottare per le donne e le famiglie americane. Oggi e ogni giorno, le figlie americane accendono i sogni e sviluppano il carattere della nostra prossima generazione. Il loro contributo all’eccellenza americana è degno di lode e riconoscimento, ora e per sempre.
ORA, PERTANTO, IO, DONALD J. TRUMP, Presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclamo con la presente il mese di marzo 2025 come Mese della storia delle donne.
Invito tutti gli americani a celebrare le donne eccezionali nelle loro vite e nel nostro Paese.
IN FEDE DI CHE, ho apposto la mia firma in questo sesto giorno di marzo, nell’anno del Signore duemilaventicinque e dell’Indipendenza degli Stati Uniti d’America il duecentoquarantanovesimo”.
DONALD J. TRUMP
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Sabato, 8 marzo 2025 – Anno V – n°10/2025
In copertina: Donald Trump – Foto d’archivio: credits The White House 2017