Cosa sanno i cittadini?
Redazione TheBlackCoffee
Dimitrj Palagi, consigliere comunale a Firenze di Sinistra Progetto Comune, si esprime sui social a proposito della Multiutility Toscana e in particolare del ruolo del Comune di Firenze, la cui trasparenza verso gli oltre 362mila cittadini residenti sembra essere opzionale.
La multiutility è apparentemente un tema complesso. Hanno preso le società pubbliche che si occupavano di acqua, gas e rifiuti, per creare una grande azienda, facendole entrare tutte dentro ALIA (che cambierà nome, perché non si occupa più solo di servizi ambientali).
Il Consiglio di Amministrazione di ALIA sostiene (e purtroppo in tribunale abbiamo ottenuto di capire come mai) di non dover rendere conto delle sue scelte ai consigli comunali.
A ottobre 2022 viene votata la delibera che dà il via a questo progetto (noi votiamo no), il cui problema non risiede solo nella quotazione in Borsa. Il primo tassello riguarda il passaggio della quota del Comune di Firenze in Toscana Energia (circa il 20%) ad Alia. Per procedere serve il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione di Toscana Energia, dove c’è il socio privato in maggioranza, Italgas, che chiarisce bene cosa è successo in una sua nota: a dicembre 2022 ALIA riconosce a Italgas l’opzione su quel 20% di azioni, che viene esercitata a gennaio 2025. Quindi noi passiamo la nostra partecipazione di Toscana Energie ad ALIA, che però subito si impegna a vendere al privato, pare.
Uno dei problemi è che il testo unico delle partecipate stabilisce che la cessione di quote di partecipazioni deve passare dalla delibera del Consiglio comunale (per non parlare dell’assenza di coinvolgimento degli altri soci pubblici, cioè gli altri Comuni della Toscana). ALIA sulla stampa ci fa sapere che non si ritiene soggetta a quelle norme. Quindi la multiutility può cedere quote che erano dei Comuni senza sottostare alla legge sulle partecipate?
Trovate la notizia su Repubblica, Corriere Fiorentino e Tirreno. Suona complicata, non è un caso che la rendano difficile. Però riguarda la TARI che paghiamo, i servizi essenziali e un principio per noi fondamentale: il pubblico deve essere più trasparente del privato. Purtroppo, c’è un sistema di nomine, relazioni e giri economici che fa sembrare impari il confronto tra territorio e palazzi. Invece lo spazio c’è. Serve determinazione e volontà di chiarite tutti gli aspetti, perché si sappia di cosa stiamo discutendo. Già lunedì porteremo il tema in Consiglio.

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Sabato, 22 febbraio 2025 – Anno V – n°8/2025
In copertina: le aziende incluse nell’operazione di di agglomerazione dei servizi al cittadino di Multiutility Toscana