sabato, Luglio 27, 2024

Società

Una tassista a Teheran

Short Stories

di Paola Perini

Qualche anno fa. Arrivo trafelata a Teheran da Roma. E’ un viaggio di lavoro e di scoperta.

Non è la prima volta che vedo questo caotico e paradossale Paese.

Prendo un taxi per andare all’Apart-hotel. Scelgo un taxi guidato da una donna. Mi rassicura, ma più di tutto, parla inglese.

Durante il viaggio che mi porta a Teheran, cerco di sciogliere il ghiaccio della formalità ed entrare in contatto con la realtà che mi circonda. Dico alla donna al volante, avrà 30-35 anni, che mi fa piacere poter parlare con lei in una lingua comune. Lei ringrazia.

Le chiedo dove ha imparato l’inglese. Risponde che ha studiato, è una biologa, ma la grande crisi economica del Paese non offre grandi possibilità e quindi fa la tassista.

Apprezzo la sua intraprendenza e le domando quando ha cominciato a guidare e lei mi risponde che ha preso la patente alla maggiore età. Accompagnava i suoi famigliari in giro per commissioni, doveva esserci almeno un maschio della famiglia in auto con lei.

Ha dei bellissimi capelli neri coperti da una sciarpa ricamata ed un viso pulito con dei lineamenti forti che le danno una espressione chiara di intelligenza. Le dico che sono italiana e che sono venuta per visitare il suo Paese solo per qualche giorno. Sono abituata a viaggiare da sola e sono molto felice di essere accolta con rispetto ed avere l’opportunità di scegliere un taxi guidato da una donna.

Glielo dico e mi risponde che le fa molto piacere. Anche le donne iraniane apprezzano questa opportunità. C’è un piccolo sovrapprezzo, ma i famigliari sono felici di pagarlo anche perché alcune famiglie molto tradizionali non apprezzano che le donne salgano in macchina con uomini sconosciuti.

Il traffico è allucinante e sono solo le 7 del mattino. C’è un grande smog, ci sono auto bellissime e auto vecchissime. Un paese di grandi contraddizioni.

Arriviamo all’Apart-hotel. E’ nella zona residenziale a nord della città sotto gli Elburz, dove gli iraniani vanno a sciare nei weekend. Prima di scendere, chiedo quanto le devo, vedo sul tassametro una cifra. La mia driver mi chiede esattamente quella cifra. Non so ancora se è un prezzo equo ed è in Toman. In Rial sarebbe enorme. Ma non mi importa, i rial o i toman che siano non valgono nulla e quindi gli chiedo quanto è in dollari. Mi risponde 20 dollari. Sono stata in macchina un ora e pago solo 20 dollari!!! Il viaggio è stato bellissimo e la tassista gentilissima, prudente e istruttiva. Le do 10 dollari di mancia. Lei ringrazia e mi dice con un sorriso malizioso: li darò alla mia famiglia, a mio marito, che è anche l’intestatario della licenza e il proprietario dell’auto. Le auguro una piacevole e ricca permanenza. E’ un piacere per noi la sua visita. Ritorni presto.

Sabato, 6 agosto 2022 – n° 32/2022

In copertina: Tabi’at Bridge a Teheran – progettato da due architette, Leila Araghian and Alireza Behzadi. Foto: Diba Tensile Architecture – سازه‌های پارچه‌ای دیبا – Licenza CC BY-SA 4.0

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