venerdì, Aprile 26, 2024

Notizie in breve

77 anni dall’ordigno nucleare su Hiroshima

redazione di TheBlackCoffee

Dopo oltre sette decadi dal lancio del ‘Little boy’ (ragazzino) – il nome in codice della bomba Mk1, la seconda bomba atomica costruita nell’ambito del Progetto Manhattan e la prima arma nucleare della storia a essere stata utilizzata in un conflitto attraverso il bombardamento di Hiroshima durante gli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale, il 6 agosto 1945, il mondo sembra essere nuovamente sull’orlo di una crisi di guerra nucleare.

Dopo oltre 40 anni di guerra fredda, tra Russia e Stati Uniti, una timida de-escalation degli armamenti nucleari appena passati e la ratifica di oltre 80 paesi al mondo perla campagna ICAN per l’abolizione delle armi nucleari, rieccoci quasi al punto di partenza.

Il conflitto Russia-Ucraina sin dai suoi albori ha portato molti esperti geopolitici e militari a sottolineare la preoccupazione per un possibile scontro nucleare Russia vs Nato.

Nel 2021, 82,4 miliardi di dollari statunitensi, è quanto hanno speso i nove Stati dotati di armi nucleari per le loro armi nucleari, nonostante una pandemia globale, la crescente insicurezza alimentare, e solo pochi mesi prima che la Russia iniziasse a radunare truppe al confine con l’Ucraina.

Ciò rappresenta un aumento, aggiustato all’inflazione, di 6,5 miliardi di dollari rispetto al 2020.

Robert Oppenheimer e Leslie Groves, i responsabili del “Progetto Manhattan”
Foto: United States Army – dominio pubblico

https://www.icanw.org/squandered_2021_global_nuclear_weapons_spending_report

Sabato, 6 agosto 2022 – n° 32/2022

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