mercoledì, Aprile 24, 2024

Notizie in breve

Se ogni partito politico al mondo piantasse un milione di alberi

redazione di TheBlackCoffee

Prende avvio dalla volontà di riconciliazione politica con il partito di opposizione al Governo KDP, l’iniziativa dell’Unione Patriottica del Kurdistan – PUK – nella Regione autonoma curda in Iraq, di piantare un milione di alberi per la salvaguardia del territorio regionale, che nelle ultime decadi è sempre stato area di incursioni belliche e bombardamenti, sia da parte di Saddam Hussein, degli Stati Uniti, dell’Isis, e da lungo tempo anche dai militari turchi di Erdoğan.

La decisione è del presidente Bafel Jalal Talabani; gli alberi saranno piantati nella foresta di Azmar, su quanto riporta Hawkar Jalal, della direzione delle foreste e dei pascoli di Sulaymaniyah.


Hussein Hama Karim, il portavoce del Partito, ha spiegato che il progetto coincide con il cambiamento climatico e la campagna di piantare un milione di alberi coprirà tutte le città e i paesi del Kurdistan come parte del processo di riconciliazione politica, a partire da Sulaymaniyah: la città curda, a Est della regione Nord-irachena è sede del Partito, dove raccoglie anche la maggioranza dei simpatizzanti. «Il problema ambientale non è altro che un problema politico, quindi il PUK vuole stare al passo con i cambiamenti del mondo».

Nel suo discorso in occasione del 47° anniversario della fondazione del PUK, il presidente Bafel Jalal Talabani ha dichiarato: «Non abbiamo dimenticato la bellezza della natura e dell’ambiente del Kurdistan. Voglio annunciare a tutti che da oggi fino al prossimo anniversario della nascita del PUK , pianteremo un milione di alberi in diverse parti del Kurdistan e ci impegneremo a rendere il nostro Kurdistan più verde».

Per la prima volta in Kurdistan, il disboscamento era stato vietato dal presidente Mam Jalal – soprannome di Jalal Talabani senior, il fondatore del PUK, scomparso nel 2017, anche Presidente dell’Iraq dal 2006 al 2014.

La campagna di un milione di alberi piantati avrà un impatto sull’industria del turismo, sulla ripresa economica, sulla creazione di posti di lavoro e sulla conservazione delle foreste del Kurdistan.

«La campagna avrà un impatto significativo sulla conservazione dell’ambiente, sull’ampliamento della quantità di vegetazione e sul miglioramento della consapevolezza pubblica. Il Kurdistan ha un gran numero di boschi naturali, ma a causa del pericolo climatico e della distruzione occasionale, dobbiamo lavorare costantemente per proteggere il suo ambiente» – ha affermato il portavoce Hussein Karim.

Foto: Patriotic Union of Kurdistan – PUK

Sabato, 31 dicembre 2022 – n°53/2022

Condividi su: