venerdì, Dicembre 13, 2024

Ambiente, Italia, Lifestyle, Società

Una gita a Cortona

Da Signorelli a Severini: una tavolozza di colori autunnali

Testo e foto di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè

Cortona ha il sapore agreste di certe stradine, che accompagnano il viandante dal centro del borgo toscano fino alla Fortezza del Girifalco.
La Basilica dedicata a Santa Margherita. Dell’originale trecentesco, progettato da Giovanni Pisano, resta il notevole rosone al centro della facciata.
Dalla Fortezza del Girifalco si vedono, oltre il confine umbro, le sponde del Lago Trasimeno, già in provincia di Perugia.
A Cortona convivono le atmosfere del borgo medievale e dei paesi di campagna, un crogiuolo che dona la sensazione di camminare nel passato eppure di respirare la natura.
Le radici di Cortona affondano nella storia. Fondata dagli etruschi, di quel periodo d’oro per la sua economia, grazie alla posizione strategica, restano le mura che circondano parte della città, le tombe nobiliari e l’altare funerario adornato da sfingi.
In pieno centro, piazza della Repúbblica è dominata dal Palazzo Comunale. Esempio architettonico del 1300, si caratterizza per la torre con l’orologio, eretta nel Cinquecento unitamente allo scalone d’ingresso.
A chiusura di giornata, il consiglio è di continuare il viaggio spostandosi ad Arezzo, a una trentina di chilometri di distanza, dove il tour può principiare dal suggestivo Palazzo del Comune, edificato nel 1333 accanto alla Cattedrale e al Palazzo vescovile.

In copertina: La Fortezza del Girifalco domina la Valdichiana dai suoi 651 metri sul livello del mare. Edificata prima della metà del 1200, è stata completamente ristrutturata tre secoli dopo, in epoca medicea.

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