lunedì, Aprile 29, 2024

Multimedialità, Teatro & Spettacolo

Toxicily

Augusta: cronache dal polo chimico più grande d’Europa

di Laura Sestini

Inserito in concorso tra la migliore produzione italiana alla 64esima edizione del Festival dei Popoli appena conclusosi a Firenze, e premiato con la menzione speciale del Premio AMC, indirizzata a Matthieu Augustin, il montatore del film, “Toxicily” di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto è un lungometraggio documentario che dalla giuria viene descritto con queste parole: “Buona gestione dei repertori integrati al racconto e del materiale girato “di osservazione” per ciascuno dei personaggi che confluiscono in un unico racconto. In particolare la gestione della VOCE OFF che risulta spesso ben gestita e calibrata tra silenzi e contenuti.”

Girato in provincia di Siracusa, in Sicilia, il documentario focalizza sul mortale inquinamento che procura al territorio il Polo petrolchimico siracusano – come viene denominata la vasta area costiera industrializzata della Sicilia orientale compresa nel territorio dei comuni di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli, giungendo fino alle porte di Siracusa – considerato tra i più vasti d’Europa nel suo settore.

L’attività principale è la raffinazione del petrolio, ma non mancano attività collaterali, tra cui anche la produzione di energia elettrica.

I due autori, François-Xavier Destors e Alfonso Pinto, parigino il primo e palermitano l’altro, si incontrano per il lavoro che entrambi fanno sulla memoria e l’immagine. Attraverso queste due importanti rappresentazioni sinestesiche, snodano la narrazione dei contenuti documentaristici attraverso le esperienze dirette di alcuni abitanti che vivono intorno al polo petrolchimico e spesso vi hanno lavorato, essendo una, e forse l’unica, opportunità di impiego sul territorio.

“Il dottore chiese a mia madre dove abitavamo.Quando lei gli disse che eravamo di Augusta lui
rispose che probabilmente il mio problema derivava dall’inquinamento”
– racconta di se stessa nel documentario Chiara, 15 anni, nata con una rara malformazione agli organi uro-genitali.

L’inquinamento ambientale atmosferico, del mare e della terra di questo pezzo di Sicilia, che procura rari tumori e gravi malformazioni ai feti, venne sollevata già quaranta anni fa da alcuni medici che lavoravano in quei Comuni, che denunciarono le numerose morti di neonati, avvenute poco dopo la nascita, o le loro malformazioni, tantoché le amministrazioni locali e regionali, per sedare velocemente la questione, chiusero il reparto maternità dell’ospedale di Augusta.

Da allora in poi inizierà una militanza attiva dei cittadini contro il polo industriale, accompagnata anche dal parroco, Don Palmiro Prisutto, che inizierà la sua battaglia ambientalista contro quelle troppe morti sospette.

Ad oggi, a 70 anni dall’arrivo delle prime raffinerie, il territorio e le persone sembrano abbandonati a loro stessi nell’avvelenamento del cielo, del mare e della terra. “È meglio morire di cancro che morire di fame”, si sente dire ancora oggi sulla spiaggia che costeggia la raffineria. Ma spesso si muore a soli 40 anni per i miasmi dei rifiuti tossici di scarto del polo chimico che avvelenano il territorio e distribuiscono malattie oncologiche.

Il documentario, in un contesto di silenzio, di paura ed anche sottomissione alla necessità di lavorare, dà voce a persone che lottano, si rassegnano o semplicemente sopravvivono in un territorio sacrificato sull’altare del progresso e della modernità.

Un film che scorre lento, di attesa, ma senza grandi aspettative – come forse la vita stessa degli interpreti, in un territorio ricco di bellezze archeologiche, ma povero di opportunità esistenziali – che porta alla luce una lunga vertenza ambientale, ristretta nella morsa del contesto locale, di cui poco o nulla si conosce a livello nazionale.

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Toxic Sicily

di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto

regia di François-Xavier Destors

Produttori: Chiara Andrich, Andrea Mura (IT)
Christilla Huillard-Kann, Corinne Delpech (FR),
Produzione: Ginko Film e Elda Productions
Distributore internazionale: Lightdox
Finanziato da: Eurimages, CNC, Pictanovo (FR), MIC, Regione Sicilia, Sicilia Film Commission (IT)

Documentario
4k, 16:9, colore
Durata: 90’
Lingua: Italiano
Data uscita: 2023

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Sabato, 18 novembre 2023 – n° 46/2023

In copertina: sullo sfondo il Polo petrolchimico siracusano (SR) – Immagini fornite dalla produzione

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One thought on “Toxicily

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