martedì, Ottobre 08, 2024

Teatro & Spettacolo

L’ultima estate di Falcone e Borsellino

30 anni dalle stragi di Capaci e Via d’Amelio

di Laura Sestini

Claudio Fava, l’autore del testo drammaturgico, conosce molte cose a proposito di mafia. Questo non è solo dovuto ad aver presieduto la Commissione Antimafia della Regione Sicilia; i delitti di mafia lui li ha visti da molto vicino, essendo figlio di Giuseppe Fava, giornalista e scrittore, direttore del quotidiano I Siciliani, assassinato nel 1984 dal clan dei Santapaola.

Già autore di numerosi saggi sulla mafia e romanzi, Fava ha firmato anche il testo e la sceneggiatura di “I 100 passi“, il film di Marco Tullio Giordana che ripercorre l’omicidio di mafia di Peppino Impastato.

L’ultima estate. Falcone e borsellino 30 anni dopo, il più recente lavoro di Fava, sulle stragi di Capaci e Via D’Amelio, nel cartellone del Teatro Cantiere Florida di Firenze, a cura di Versiliadanza, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato su progetto del regista e attore Simone Luglio e diretto da Chiara Callegari – è stato finalista al Premio in-Box 2022, la cui trama ricostruisce gli ultimi mesi di vita dei due magistrati siciliani.

Sul palcoscenico una semplice scenografia fa accenno ad un ufficio di fortuna dove i due uomini, interpretati da Simone Luglio e Giovanni Santangelo, potente la somiglianza di quest’ultimo con Paolo Borsellino, lontani da sguardi indiscreti, al sicuro, furono spediti nel 1985 sull’isola dell’Asinara, in Sardegna, per preparare il maxi-processo di Palermo contro la cupola – 460 imputati – di Cosa Nostra.

Una scena dello spettacolo
Foto: Duccio Burberi (tutti i diritti riservati)

La permanenza dei due magistrati sull’isola sarda durò un mese; le scene, vibranti e ironiche, come lo erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e come immaginiamo fossero in quell’esperienza di vita isolata, focalizzata sulla ricostruzione di un momento così importante della storia italiana più recente, le loro lunghe giornate di lavoro a rimettere insieme migliaia di documenti per l’istruttoria del processo. Anni non troppo lontani di ricordi indelebili, per il pubblico adulto che riempie la platea, quando la mafia siciliana, strutturata nei numerosi clan, sembrava essere stata “sconfitta” dallo Stato. Personaggi di spicco di Cosa Nostra – quali Tommaso Buscetta, Pippo Calò, Totò Riina Bernardo Provenzano e molti altri, non sembravano più invincibili al cospetto del coraggioso pool Antimafia, che includeva, oltre a Falcone e Borsellino, altri nomi già conosciuti in ambito della magistratura, come Giuseppe Ayala e Pietro Grasso.

La spettacolo inizia dalla sua parte conclusiva, dalla morte dei due “servitori dello Stato” – istituzione, lo Stato, che proprio in quegli anni evidenzierà allacci e collusioni tra la politica e le organizzazioni mafiose – per poi addentrarsi nelle frasi, nei timori, aneddoti, scherzi, caffé espresso, ed anche dubbi filosofico-esistenziali della vita pubblica e privata di Falcone e Borsellino. L’epilogo della trama della loro vita la conosciamo tutti, non la dimenticheremo mai. Bravi i due attori nell’interpretazione dei due uomini dediti alla cultura della legalità, per cui hanno pagato con la vita.

Uno spettacolo forte, capace di scavare in quei ricordi che ripropongono le emozioni provate dal vivo 30 anni fa, davanti alle Tv nazionali che hanno trasmesso lo “spettacolo” dei due attentati omicidi e della morte, per giorni e giorni. Un malinconico viaggio all’indietro nella memoria collettiva.

Alla conclusione della performance, sale sul palco anche la giovane regista Chiara Callegari. Insieme a Luglio e Santangelo rispondono al pubblico riportando le loro esperienze maturate nelle scuole di tutte le fasce di età. Durante le performance scolastiche, i ragazzi ridono dell’ironia di Falcone e Borsellino, mentre gli adulti rimangono in sacro silenzio.

Lo spettacolo ha già 85 repliche, di cui molte in Sicilia, regione che ha reagito con fervore alla riflessione sulla sua violenta storia di mafie ed efferati crimini, ricordandoci che la mafia vive bene in un ambiente non sano.

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Lo spettacolo è andato in scena al Cantiere Teatro Florida – Via Pisana 111/R – Firenze

Domenica, 2 aprile 2023, alle ore 19.00

L’ultima estate – Falcone e Borsellino trent’anni dopo

di Claudio Fava

un progetto di Simone Luglio

regia Chiara Callegari

con Simone Luglio e Giovanni Santangelo

voce fuori campo Luca Massaro

scene e costumi Simone Luglio

musiche originali di Salvo Seminatore

disegno luci Massimo Galardini

elettricista Alberto Martino

coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi

assistente all’allestimento Giulia Giardi

cura della produzione Francesca Bettalli e Luigi Caramia

relazioni internazionali Valentina Bertolino

ufficio stampa Cristina Roncucci

foto e video documentazione Duccio Burberi

grafica ed editing Veronica Franchi

produzione Teatro Metastasio di Prato

in collaborazione con Chinnicchinnacchi Teatro e Collegamenti Festival

Sabato, 8 aprile 2023 – n°14/2023

In copertina: una scena della pièce teatrale – Foto Duccio Burberi (tutti i diritti riservati)

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