lunedì, Aprile 29, 2024

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L’India punta in alto

Il premier Modi: non più un paese del Sud del mondo

di Laura Sestini

L’India ha appena celebrato il 77° anniversario dell’indipendenza dall’Impero coloniale britannico, conseguita attraverso il Movimento di Liberazione non violento iniziato dal Mahatma Gandhi nel periodo della Prima guerra mondiale, denominato anche satyagraha, una forma di non-collaborazione radicale con il governo britannico, concepito come mezzo di pressione di massa che, al contrario, di violenze poi ne ha subite numerose a causa della repressione britannica.

La data di indipendenza dagli inglesi coincide con il 15 agosto 1947 e diede vita a due differenti Stati, l’India a maggioranza Indù, e il Pakistan a maggioranza musulmana.

Infine, il 30 marzo 1948, dopo quasi un secolo di ininterrotto dominio coloniale, gli ultimi reparti britannici abbandonarono l’India in rispetto degli accordi presi da Lord Mountbatten. Si concluse così una vicenda iniziata nel 1600, quando la Compagnia delle Indie stabilì i primi magazzini commerciali a Madras, Calcutta e Bombay e in seguito la regina Vittoria nominata imperatrice delle Indie nel 1877.

Ma che tipo di Paese è oggi l’India?

In occasione della fastosa cerimonia del 77° anno di indipendenza dell’India, il primo ministro Modi, indossando un coloratissimo turbante, si è rivolto alla nazione dal Forte Rosso, evidenziando il ricco significato storico e culturale dell’India che si sta proiettando nello sforzo di marciare verso l’Amrit Kaal.

Secondo l’astrologia vedica Amrit Kaal si riferisce a un periodo cruciale in cui si aprono le porte a un maggiore piacere per umani, angeli e altre creature. Amrit Kaal è considerato il momento più fortunato per iniziare qualsiasi nuovo lavoro.

L’India sta dando massima priorità al suo Amrit Kaal, che per l’occasione prenderà l’appellativo di Kartavya Kaal (i doveri). I prossimi 25 anni, guardando al centenario dell’indipendenza del 2047, saranno di primaria importanza per il Paese indiano – aveva annunciato già nel 2021 il Premier Modi.

Nel suo discorso per il 77° dell’indipendenza, Modi ha parlato dell’ascesa dell’India negli affari mondiali e di come la ripresa economica dell’India sia servita da polo di stabilità globale.

Secondo la Ministra delle Finanze indiana, Nirmala Sitharaman, la visione per l’ Amrit Kaal include un’economia guidata dalla tecnologia e basata sulla conoscenza, con solide finanze pubbliche e un solido settore finanziario. Raggiungere questa jan-bhaagidari – partecipazione pubblica – attraverso sabka saath, sabka prayas – gli sforzi di tutti – sarà essenziale.

Il primo ministro Narendra Modi ha affermato che l’economia indiana sarà tra le prime al mondo entro i prossimi cinque anni. Nove anni del suo Governo hanno riscattato 130 milioni di indiani dalla povertà, e che la crescente prosperità dell’India è stata, e sarà, un’opportunità per il
mondo. «Quando in un paese diminuisce la povertà, aumenta considerevolmente il potere della classe media. Nei prossimi cinque anni, prometto che l’India sarà tra le prime tre economie nel mondo».

Questa dichiarazione giunge dopo i report delle agenzie di servizi finanziari S&P Global e Morgan Stanley, relativi all’economia indiana del 2022, che riportano il superamento della Germania e del Giappone. L’India, in previsione, entro il 2030 potrebbe essere davvero la terza economia mondiale.

Lo scorso anno l’economia indiana – con 3,5 trilioni di dollari – aveva superato il Regno Unito aggiudicandosi il posto della quinta più grande al mondo. Modi si è detto fiducioso che quando l’India compirà 100 anni indipendenza, nel 2047, lo farà come nazione all’avanguardia, prevedendo che quest’anno l’economia crescerà del 6-6,5%, inserendo così il Paese tra le grandi economie in più rapida crescita a livello globale.

Nel frattempo gli occhi di tutti sono puntati sulle prossime elezioni politiche indiane che si terranno a maggio del 2024.

Il 9 settembre a New Delhi si terrà il summit dei Ministri del G20, di cui l’India detiene attualmente la presidenza. Modi ha già confermato di non aver invitato l’Ucraina di Zelenskyj e incluso la Russia di Putin, decisione che ha sollevato molte critiche, nonostante la regola stabilisca che sia il Paese alla presidenza a decidere le nazioni da invitare tra i paesi non membri.

Secondo alcune stime, l’India è giudicata come il Paese più popoloso al mondo, ma il governo deve ancora pubblicare i dati dell’ultimo suo censimento, risalente al 2011. Modi sostiene che l’India sia un Paese fortunato, poiché la demografia cresce, prospera in democrazia e nella diversità delle etnie.

Modi ha evidenziato l’ascesa dell’India sulla scena globale, affermando che dopo il Covid c’è un nuovo ordine mondiale emergente. L’India non più un Paese del Sud del mondo, ma la voce del Sud globale che cresce in economia, tecnologia e prestigio geopolitico.

Sabato, 19 agosto 2023 – n°33/2023

In copertina: il premier indiano Narenda Modi – Foto: https://www.narendramodi.in

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