domenica, Aprile 28, 2024

Società

La violenza sulle donne è universale

I dati statistici parlano chiaro

Redazione TheBlackCoffee

I dati Istat relativi alle chiamate al numero 1522 Antiviolenza e Antistalking – il servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – nei primi tre trimestri del 2023 evidenziano che il numero delle chiamate per telefono e chat rimane sostanzialmente stabile, con un calo che si registra nel secondo trimestre e, su base annuale, in crescita rispetto agli anni precedenti, arrivando a totalizzare nel corso di tutti e tre i trimestri considerati 30.581 chiamate, mentre erano rispettivamente 22.553 nel 2022 e 24.699 nel 2021.

In Italia i dati mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Nel periodo 1 gennaio -19 novembre 2023  sono stati registrati 295 omicidi (+4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con 106 vittime donne (-3% rispetto allo stesso periodo del 2022, in cui le donne uccise furono 109).

Le donne uccise in ambito familiare/affettivo sono state 87 (-4% rispetto allo stesso periodo del 2022 in cui vittime furono 91); di queste, 55 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner (+4%). L’età media delle donne vittime di omicidio è pari a 55,1 anni, e i dati mostrano per il 2022 un aumento del numero di donne uccise da parenti.

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, perpetrato dal fidanzato Filippo Turetta, già reo confesso, altri tre femminicidi si sono aggiunti alla lunga lista di donne uccise in Italia, maggiormente per mano dei partner o ex, per un totale di 109 femminicidi dal primo gennaio 2023.

Per quanto riguarda il tragico “fenomeno”, a cui si prestano facilmente le mani di mariti e parenti, le donne che hanno subìto violenza intenzionale fino alla morte, a livello globale, nel 2022, risultano circa 89mila, come riporta la nuova ricerca, Gender-Related Killings of Women and Girls (Femicide/Feminicide), dell’Ufficio delle Nazioni Unite Office on Drugs and Crime (UNODC) and UN Women. 

La cifra rappresenta il numero annuale più alto registrato negli ultimi due decenni. I dati attualmente disponibili per il 2022 suggeriscono che l’aumento degli omicidi femminili si è verificato nonostante un calo del numero complessivo di omicidi.

Il 55% (48.800) di tutti gli omicidi femminili sono commessi da familiari o partner intimi, sottolineando la preoccupante realtà che la casa è ben lungi dall’essere un rifugio sicuro per donne e ragazze. Ciò significa che, in media, più di 133 donne o ragazze sono state uccise ogni giorno da qualcuno nella propria abitazione. Al contrario, solo il 12% degli omicidi contro uomini vengono perpetrati tra le mura domestiche.

Inoltre, la reale portata dei femminicidi potrebbe essere molto più elevata, poiché le informazioni sulle motivazioni legate al genere sono insufficienti in circa quattro omicidi femminili su dieci.

Donne e ragazze in tutte le Regioni del mondo sperimentano questa violenza di genere.

Per la prima volta da quando UNODC ha iniziato a pubblicare le stime regionali nel 2013, nel 2022 l’Africa ha superato l’Asia diventando la regione con il maggior numero di vittime totali – circa 20mila. L’Africa ha anche registrato il maggior numero di vittime in rapporto alla dimensione della sua popolazione femminile – 2,8 vittime ogni 100.000 donne – anche se le stime sono soggette a incertezza a causa della limitata disponibilità di dati.

I femminicidi commessi da partner intimi o familiari in Nord America sono aumentati del 29% tra il 2017 e il 2022, in parte grazie al miglioramento delle pratiche di registrazione.

Nello stesso periodo tali omicidi sono aumentati anche nei Caraibi dell’8%, mentre sono diminuiti in America centrale e meridionale, rispettivamente del 10% e dell’8%.

Anche l’Europa ha registrato una riduzione media del 21% di questo tipo di femminicidi dal 2010.

“Il numero allarmante di femminicidi ricorda duramente che l’umanità è ancora alle prese con disuguaglianze profondamente radicate e violenza contro donne e ragazze – ha affermato Ghada Waly, direttore esecutivo dell’UNODC. “Ogni vita persa è un invito all’azione – un appello ad affrontare urgentemente le disuguaglianze strutturali, a migliorare le risposte della giustizia penale, in modo che nessuna donna o ragazza tema per la propria vita a causa del proprio genere. I governi devono investire in istituzioni più inclusive e ben attrezzate per porre fine all’impunità, rafforzare la prevenzione e aiutare le vittime, dagli operatori in prima linea alla magistratura, a porre fine alla violenza prima che sia troppo tardi”.

https://femminicidioitalia.info/ricerca?q=anno%202023

Sabato, 2 dicembre 2023 – n°48/2023

In copertina: foto di RDNE Stock project/Pexels

Condividi su: