martedì, Marzo 19, 2024

Italia, Politica

Italia, Paese di frane e di furbetti

Solo la Natura è innocente

di Elio Sgandurra

Il disastro di Casamicciola con le lunghe riprese televisive, appare come la trama di un film del genere catastrofico ripetuto tante volte su reti diverse. Il tema è sempre lo stesso: una enorme frana, case distrutte, morti e dispersi. Poi ci sono gli attori, i “buoni” che commentano con i volti contriti la tragedia; gli esperti che chiedono provvedimenti; i governanti che li promettono. I “cattivi” invece non compaiono mai sulla scena anche se i magistrati – anche loro buoni – promettono contro di loro severe indagini.

Purtroppo non si tratta di un film, ma di una realtà tutta italiana: le frane sono vere, come gli straripamenti dei fiumi, i morti anche. Di solito la colpa principale viene attribuita alle condizioni climatiche e al sistema orografico del Paese, ma da qualche tempo – vista la frequenza delle tragedie – si chiama finalmente in causa anche l’incoscienza delle amministrazioni che permettono da anni la costruzione selvaggia e abusiva di case, palazzine e palazzi in luoghi pericolosi; l’abbattimento degli alberi che con le loro radici drenano l’acqua e trattengono la terra; i frequenti condoni che incoraggiano i cittadini – incoscienti – a cementificare. Tra tanti colpevoli, la Natura è l’unica innocente.

Tornando alla frana di Casamicciola – ce n’era già stata una qualche anno fa – le riprese effettuate dagli elicotteri e dai droni mostravano tante villette con annessa piscina. Non erano dunque tutte abitazioni di fortuna costruite alla meglio dai senza tetto, ma seconde case.

Secondo statistiche ufficiali, nell’isola d’Ischia – 70mila abitanti – le abitazioni colpite da ordine di abbattimento sono 600 mentre le pratiche di condono ancora in corso sono 27 mila. Quelle realmente abbattute poche decine. Soltanto nel Sud dell’Italia e nelle isole l’abusivismo ha raggiunto il 40% degli edifici. Quanti secoli ci vorranno per rimettere tutto in ordine?

Il governo, come tutti gli altri che lo hanno preceduto promette opere di bonifica del territorio e severe misure contro le costruzioni abusive. Cosa che non avverrà mai grazie alla ottusa predisposizione a eludere le leggi sull’edilizia di migliaia di cittadini furbetti e la complicità dei loro amministratori.

Inoltre oggi l’attuale governo ha altro a cui pensare: prima di tutto la manovra finanziaria e la chiusura del bilancio entro la fine dell’anno per non incorrere alle sanzioni dell’Unione Europea.

Su questo fronte le riforme sembra che abbiano scontentato tutti, tranne gli spacciatori che “ringraziano il governo”, come è stato scritto sui muri di alcune città. Infatti la bella idea di innalzare a 5mila Euro il tetto della liquidità avvantaggia loro e quei furbetti abituati e evadere il fisco.

Il primo regalo del ”governo del popolo” votato in maggioranza è stato l’aumento del prezzo del carburante, eliminando la riduzione delle accise. Un’altra trovata sarà l’imminente ritiro del reddito di cittadinanza che seppur nato male, permetteva di far sopravvivere molte famiglie indigenti; infine la manovra economica che ha creato un confuso e incomprensibile labirinto dei parametri che scontentano tutti.

In Parlamento la minoranza – che resta divisa – rasenta il ridicolo: ogni partito presenterà propri emendamenti manifestando una totale debolezza. I sindacati preannunciano scioperi – sarebbe l’ora – ma dei tre principali la CISL non intende aderire.

E il popolo che fa? In altri Paesi sarebbe sceso in piazza spontaneamente, come accade in Francia o in Gran Bretagna, mentre da noi tace. Sarebbe interessante conoscere i giudizi degli elettori che alle recenti “politiche” hanno considerato la Meloni il deus ex machina che avrebbe risolto tutti i loro problemi.

Sabato, 3 dicembre 2022 – n° 49/2022

In copertina: abusivismo edilizio a Pizzo Sella (PA) – Foto: Rino Porrovecchio CC BY-SA 3.0

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