martedì, Marzo 19, 2024

Notizie dal mondo

Iran: donna, vita, libertà

La mano nera dell’Occidente

di Ass. Cult. Donna, Vita, Libertà – Firenze

Nel 1979, in Iran era in corso una rivoluzione contro il sistema della dittatura monarchica. Poiché la situazione era divenuta irreversibile, i maggiori paesi occidentali si accordarono nella Conferenza di Guadalupe sulla gestione della situazione. Stabilirono un rapporto con Khomeini, lo trasferirono a Parigi, da dove propagandarono i “Discorsi sotto l’albero delle mele”, una famosa intervista. Rafforzarono il fronte religioso a suo favore, e si organizzò il raggiro dei combattenti nazional-democratici e di sinistra iraniani, per abusare dell’Iran per più di quarant’anni e indebolirlo come potenza regionale, rafforzando così i Paesi al soldo occidentale. Fino ad oggi non c’era motivo per non seguire lo stesso percorso di frodi e furti.

Si consideri che durante i 44 anni di governo dittatoriale della Repubblica Islamica dell’Iran, si sono formati un gran numero di movimenti popolari contro la Repubblica Islamica dell’Iran, per diversi motivi e con diversi slogan, puntualmente soppressi nelle forme più violente possibili, come il movimento dell’ottobre 2019 con più di 1.500 morti.

Nonostante ciò, in tutti questi anni, i paesi democratici occidentali hanno continuato i loro rapporti equilibrati con il regime della Repubblica Islamica, indipendentemente dai diritti del popolo iraniano. Ricordiamo ad esempio il viaggio di donne politiche europee in Iran con l’hijab islamico, o la copertura dei nudi delle antiche statue italiane da parte del Governo italiano durante la visita del presidente iraniano.

Ma questa volta, il movimento “Donna, Vita, Libertà”, che ha inizio il 16 settembre 2022 in seguito all’uccisione di una ragazza curda a Teheran da parte della pattuglia dell’Irshad, ha superato tutti i movimenti precedenti in termini di contenuti e qualità, ed è stato guidato da giovani donne e accompagnate da giovani uomini. Ha proposto in modo specifico e chiaro il rovesciamento del regime dittatoriale esistente, la separazione della religione dalla politica e dal governo, la creazione di una società laica e democratica.

La profondità e la modernità dei concetti e degli slogan di questo movimento, in particolare in relazione all’uguaglianza di genere e ai diritti delle donne e delle persone LGBT, hanno conferito a questo movimento dimensioni globali. Un movimento ancora una volta represso, provocando in pochi mesi più di 500 morti e migliaia di prigionieri politici.

Questo movimento ha mobilitato la grande comunità di emigrati iraniani all’estero – circa 8 milioni di persone – a sostegno del movimento all’interno dell’Iran.

Questo ampio sostegno degli iraniani in tutto il mondo ha raccolto l’attenzione globale e ha fatto riflettere i think tank delle potenze mondiali sulla protezione degli interessi dei loro governi e delle grandi aziende. La prima reazione era quella di creare disunione e faziosità tra le forze straniere per ridurre l’impatto del movimento sulla pubblica opinione, e allo stesso tempo proteggere e ricattare il regime della Repubblica Islamica dell’Iran. Con questo scopo sono state lanciate campagne a sostegno dei monarchici e di Reza Pahlavi che, creando comitati e statuti tra le forze di destra, hanno tentato di accreditarsi la rappresentanza del movimento “Donna, Vita, Libertà”, il che ha avuto l’effetto di disunire i movimenti esterni dal Paese, ha ridotto le dimensioni delle manifestazioni, con un conseguente impatto negativo anche sui movimenti interni dell’Iran.

Ora, con il movimento di strada che diventa più calmo all’interno, il regime teocratico dell’Iran sta cercando di sopprimere e creare paura attraverso esecuzioni su larga scala e pressioni su diverse minoranze come Curdi, Baluci, Azeri, Arabi, ecc… Il regime della Repubblica Islamica dell’Iran conduce regolarmente processi farsa e illegali, senza un avvocato difensore, e giustiziando rapidamente questi giovani. D’altra parte, nonostante la riduzione delle proteste di piazza, il movimento “Donna, Vita, Libertà” si approfondisce e diventa una vera e propria rivoluzione attraverso la disobbedienza civile, in primis contro l’hijab obbligatorio e per influenzare i movimenti sindacali e dei lavoratori.

Speriamo che non rubino di nuovo la Rivoluzione alla nostra gente.

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زن زندگی آزادی

دست سیاه غرب

زن زندگی آزادی انجمن فرهنگی – فلورانس

سال۱۹۷۹ انقلابی در ایران در جریان بود بر علیه سیستم دیکتاتوری سلطنتی، و از آنجا که به مرحله غیر قابل بازگشت رسیده بود،کشورهاي بزرگ غربی باتوافق در کنفرانس گوادالوپ، با برقرار کردن رابطه با خمینی، انتقال او به پاريس، صحنه سازی‌های زیر درخت سیب،و تقویت جبهه مذهبی طرفدار وی،اولین کلاه برداری از ایرانیان مبارز دموکرات ملی وچپ را سازمان داده و باعث شدند بطور غير مستقيم به مدت بیش از چهل سال به سوءاستفاده از ایران و در عین حال تضعیف ایران بعنوان یک قدرت منطقه ای، و تقویت عوامل و کشورهای وابسته به غرب بپردازند. در ایام کنونی نیز دلیلی نداشت همان مسیر کلاه برداری وکلاه گذاری را درپیش نگیرند.

در نظر بگیریم که طی چهل وچهار سال حکومت دیکتاتوری رژیم جمهوری اسلامی تعداد زیادی جنبش‌های مردمی، به دلایل و با شعار های متفاوت بر علیه حکومت جمهوری اسلامی شکل گرفته، که هر بار به خشن ترین وجه ممکن سرکوب شده است،مثل جنبش اکتبر ۲۰۱۹ با بیش از ۱۵۰۰ کشته. ولی در تمام این سالها کشورهای دموکراتیک غربی به رابطه‌های متعادل خود با رژیم جمهوري اسلامي، بدون توجه به حقوق مردم ایران، ادامه دادند . بعنوان مثال سفر سیاستمداران زن اروپايي با حجاب اسلامی به ایران،یا پوشاندن مجسمه‌های آنتیک ایتالیایی در مرکز دولت ایتالیا به هنگام بازدید رئیس جمهور ایران را به یاد بیاوریم.

اما این بار جنبش” زن زندگی آزادی ” که ۱۶ سپتامبر ۲۰۲۲ بدنبال قتل یک دختر کرد در تهران توسط گشت ارشاد صورت گرفت،از نظر محتوی و کیفیت همه جنبش‌های قبلی را پشت سر گذاشت و با سرکردگی دختران وزنان جوان و همراهی پسران جوان( نسل زد) ، بطور مشخص و روشن سرنگوني رژیم دیکتاتوری موجود،جدائی دین از سیاست و حکومت،و ایجاد یک جامعه سکولار و دموکراتیک را مطرح کرد. عمق و مدرن بودن مفاهیم و شعارهای این جنبش بخصوص در رابطه با برابری جنسیتی و حقوق زنان و دگرباشان ،ابعادی بسرعت جهانی به این جنبش داد. جنبشی که در عرض چند ماه بیش از ۵۰۰ کشته و هزاران زندانی سیاسی را بدنبال داشت.

این جنبش جامعه بزرگ مهاجرین ایرانی در خارج از کشور(حدود ۸ میلیون نفر) را نیز در پشتیبانی از جنبش درونی ایران به حرکت در آورد.

این پشتیبانی وسیع ایرانیان در سراسر جهان منجر به جلب نظر جهانی به این جنبش شد و اتاقهای فکر قدرت‌های جهانی را به فکر حفظ منافع دولت‌ها و شرکت‌های بزرگشان انداخت. اولین برنامه ریزی در جهت ایجاد نفاق و چند دستگی در بین نیروهای خارج از کشور، و به این ترتیب پائین آوردن تاثیر حرکت این نیروها بر روی مردم عادی خود این کشورها ، و در عین حال حفظ و باج گیری از رژیم جمهوری اسلامی ایران بود. در این جهت ابتدا از سلطنت طلبان و رضا پهلوی شروع کردند و با راه انداختن کمپین وکالت میدهم، ایجاد کمیته ها، منشور هاو… در بین نیروهای دست راستی و قراردادن اینها در مقابل بقیه نیروها، باعث کاسته شدن ابعاد تظاهرات و حرکت های خارج از کشور و تاثیر منفی آن بر حرکت‌های درون کشور شد.

حال با آرام‌تر شدن جنبش خیابانی در داخل، رزیم فاشیست-مذهبی ایران در پی سرکوب و ایجاد ترس از طریق اعدام‌های وسیع ،و فشار به ملیت‌های مختلف مثل کردها بلوچها، آذری‌ها، عربها و غیره است. رژیم جمهوری اسلامی بطور مرتب مشغول انجام دادگاه های صوری وغیر قانونی،بدون وکیل مدافع و اعدام سریع این جوانان است. از سوئ دیگر جنبش ” زن زندگی ازادی” علیرغم کاهش تظاهرات خیابان،از طریق تأثیر بر جنبش نافرمانی مدنی و در رأس آن حجاب اجباری، و جنبش‌های صنفی و سندیکایی در حال تعمیق و تبدیل به یکانقلاب واقعی می باشد. آرزو کنیم که دوباره آنرا از مردم ما ندزدند.

“زن زندگی آزادی- انجمن فرهنگی”

Associazione culturale di donne iraniane – Firenze

Sabato, 27 maggio 2023 – n°21/2023

In copertina: Saeed Yaghoubi, Saleh Mirhashemi e Majid Kazemi – prigionieri politici giustiziati il 19 maaggio dal regime iraniano

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