martedì, Marzo 19, 2024

Notizie dal mondo

In Tax We Trust

Ricchi e poveri di tutto il mondo unitevi!

di Giorgio Scroffernecher

Si chiama Marlene, ha 29 anni, è austriaca e studia lingua e letteratura tedesca a Vienna. Un bel viso, normale, sorridente e idee molto chiare in testa: «Deve essere lo Stato a gestire i patrimoni miliardari lasciati in eredità!» a figli che spesso non hanno ricevuto l’eredità vera, quella dei buoni geni, dai loro genitori.
Insieme ad altri 49 fortunati giovani ha fondato il movimento Taxmenow (tassami adesso) che sul sito https://www.taxmenow.eu/ argomenta: «In Germania, il 10% possiede il 62,1% di tutta la ricchezza, mentre il 50% ne possiede solo il 3,4%. In Austria, l’uno per cento della popolazione possiede il 40% della ricchezza totale». Marlene non solo chiede una maggiore redistribuzione della ricchezza, ma vuole che chi ha più soldi paghi più tasse per una maggiore equità sociale.

Nel mese di maggio a Davos, in Svizzera, in occasione del World Economic Forum – l’incontro annuale che riunisce politici e imprenditori delle più importanti aziende del mondo per parlare di economia e società – Marlene è stata fotografata in corteo con un cartello con la scritta «In Tax We Trust!» che cita ironicamente il celebre motto americano, sostituendo Tasse a Dio.

Marlene la comunista? La rompiballe sempre in piazza a cavalcare l’ultima onda ribelle? Una poveraccia invidiosa delle ricchezze altrui sulle quali le piacerebbe tanto mettere le mani? No davvero. Marlene fa Engelhorn di cognome, come il nonno Friedrich che fu uno dei grandi esempi di capacità scientifica e imprenditoriale tedesca: nel 1865 ha fondato BASF, un gruppo industriale che possiede siti produttivi in 50 paesi in Europa, Asia, Nord e Sud America. Alla fine del 2021, BASF impiegava 111.047 persone, quasi la metà in Germania, con un risultato in fatturato pari a 78,6 miliardi di Euro, e un utile netto di 5,5 miliardi di Euro.

Friedrich è morto nel secolo scorso all’età di 81 anni. La signora Traudl Engelhorn-Vecchiatto è l’ultimo elemento del clan originale, ha 94 anni e sta per passare – detto senza sarcasmo – a miglior vita. Per conseguenza, tra poco, un patrimonio imponente (si rasentano i cinque miliardi di Euro) passerà di mano: la mano di Marlene che ancora una volta mostra fermezza d’intenti e pragmaticità d’azione dichiarando «Non ho fatto nulla per ricevere questa eredità: pura fortuna, casualità della nascita. Che vantaggio avrei a essere super-ricca, una ricchezza tutta per me?» e con questo si è impegnata pubblicamente a tenere per sé ‘solo’ il 10% del valore ricevuto in eredità, mettendo il rimanente 90% a disposizione per opere sociali. Ce ne fosse stato bisogno ha anche precisato che «Non si tratta di volontà, ma di equità. Non dovrebbe essere una mia decisione cosa fare con i soldi della mia famiglia per i quali non ho lavorato, ma dello Stato».

E qui il pensiero vola a casa nostra, dove il nostro milionario redivivo, in campagna elettorale a fianco di una bionda fanciulla che ama tanto ‘quasi’ da sposarla, in nome della libertà rilancia i suoi slogan tanto triti e consumati da esser buoni neanche più per il suo di elettorato, ma solo per quello del suo paffuto compagno di trittico: flat tax (forse al 15, forse al 23%), via le tasse di successione e in più, un milione di alberi da piantare nella nostra bella penisola… non come la sinistra che vuole tassare le successioni! Allora, qui, senza essere pericolosi estremisti come la Marlene di cui sopra, val la pena specificare. Sorvolando sull’idiozia delle tasse parificate, il suo slancio green in realtà dichiara che ridurrà del 50% l’impegno italiano già preso davanti al G20 e con il PNRR, che prevede la piantumazione di 6.600.000 alberi in tre anni.

Circa la tassa di successione è bene precisare che oggi in Italia le imposte sulle successioni sono regolate da una legge del 2006, approvata dall’allora governo Prodi II, che aveva reintrodotto le tasse sull’eredità soppresse nel 2001 dall’allora governo Berlusconi III. Secondo queste norme, la tassa di successione per le eredità trasmesse ai coniugi e ai figli riguarda solo i patrimoni sopra il milione di euro, ai quali viene applicata un’aliquota, quindi un prelievo, del 4%. in Francia le aliquote possono arrivare fino al 45%, nel Regno Unito al 40, in Spagna al 34, in Germania al 30%.

Circa le nuove tasse di Letta, il riferimento è alla sua proposta di introdurre una nuova ‘dote’ per i giovani che compiono 18 anni, finanziata con una «tassa di successione sui patrimoni plurimilionari».
Contrarissimi e urlanti tutti i partiti di centro destra e anche il nuovo gruppo formato da Renzi e Calenda.

Sapete cosa vi dico dalla mia profonda povertà di patrimonio? Viva Marlene!

Sabato, 13 agosto 2022 – n° 33/2022

In copertina: Marlene Engelhorn in un fermo immagine, da un programma televisivo di ORF2 nel giugno 2021

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