sabato, Luglio 27, 2024

Lifestyle, Società

Amore, amore, amore mio

Il mondo gira intorno al mio destino (Mina)

di Giorgio Scroffernecher

Che cosa l’ha aiutata di più nella sua ascesa professionale?

«L’amore!»

In che senso, quale amore?

«Innanzitutto l’amore in senso lato. L’amore della famiglia, l’amore del coniuge, l’amore dei figli, l’amore degli amici; insomma questa corrente di affetti positivi, di fiducia, di tenerezza che ti trovi intorno. Io ho avuto la fortuna in effetti di godere di questo amore e quindi ho preso fiducia in me stessa, ho voluto e potuto correre più rischi, ho avuto meno dubbi, perché sappiamo che se uno corre dei rischi oppure se cade o se non ha successo, sa che c’è sempre qualcuno che comunque ti amerà e ti amerà in modo forte. Ti aiuterà a passare oltre e a progredire comunque. Quindi io credo che per riuscire uno abbia bisogno, certo di un bel po’ di lavoro, di molta ambizione, ma anche di energia e di fiducia. E la fiducia si costruisce soltanto grazie all’amore. Per questo penso che l’amore sia così importante. O almeno è stato molto importante per me».

Le domande sono di Fabio Fazio (Che Tempo Che Fa 12/11/21). Le risposte sono di una persona ritenuta tra le più importanti e influenti nel mondo: Christine Lagarde. Francese, 65 anni, madre di due figli maschi, vegetariana; attualmente Presidente della Banca Centrale Europea, prima donna a ricoprire l’incarico, in successione a Mario Draghi; già Presidente del Fondo Monetario Internazionale, tre volte Ministra in altrettanti governi francesi.

E’ insolito considerare l’amore in questo modo, in questo mondo?

E poi, su un piano più individuale e esistenziale: è possibile che l’amore possa essere un aiuto e non un ostacolo che ci pone più vulnerabili?

Le risposte: non è insolito. E’ possibile, anzi è necessario!

Giulio Ferroni, storico della letteratura e critico letterario, a proposito di Dante e della sua divina impresa scrive che «L’amore nella Divina Commedia è ovunque. Procede dal basso verso l’alto, dai sensi allo spirito, in molte forme diverse: passionale e familiare, terreno e divino, disperato e soave… È l’amore infatti a costituire la vera spinta che induce Dante a intraprendere il suo meraviglioso viaggio dagli inferi al cielo».

Tornando a osservare il sociale, la collettività, il mondo, trovo meravigliosa l’espressione ‘amore sociale’ quando si fa riferimento alla filantropia e alle motivazioni delle attività di volontariato e di aiuto. In questi contesti l’amore come gratuità e come non-aspettativa di ritorno si esprime al meglio, anzi, chi lo pratica sa bene che il primo beneficiario dell’amore sociale è proprio chi lo pratica.

Su questo Papa Francesco – anche con riferimento all’attuale contesto virale – la dice proprio bene: «L’amore inclusivo è sociale, è familiare, è politico: l’amore pervade tutto! Il coronavirus ci mostra che il vero bene per ciascuno è un bene comune non solo individuale e, viceversa, il bene comune è un vero bene per la persona. Un virus che non conosce barriere, frontiere o distinzioni culturali e politiche deve essere affrontato con un amore senza barriere, frontiere o distinzioni. Questo amore può generare strutture sociali che ci incoraggiano a condividere piuttosto che a competere, che ci permettono di includere i più vulnerabili e non di scartarli, e che ci aiutano ad esprimere il meglio della nostra natura umana e non il peggio. Il vero amore non conosce la cultura dello scarto. Quando amiamo e generiamo creatività, quando generiamo fiducia e solidarietà, è lì che emergono iniziative concrete per il bene comune. E questo vale sia a livello delle piccole e grandi comunità, sia a livello internazionale».

Dal religioso al tantrico, ecco l’immagine luminosa, come sempre, che Osho Rajneesh ci offre come insegnamento d’amore che collega l’individuale all’universale.

«Quando comincerai a dare amore con un profondo senso di gratitudine verso tutti coloro che lo accettano, sarai, con tua grande sorpresa, diventato un imperatore, non più un mendicante che chiede amore con la sua ciotola dell’elemosina, bussando a tutte le porte. E le persone alla cui porta tu bussi, non possono darti amore perché sono loro stessi dei mendicanti. I mendicanti pretendono amore l’uno dall’altro, e sono frustrati, furiosi, perché questo amore non viene fornito. Ma ciò è inevitabile: l’amore appartiene al mondo degli imperatori, non a quello dei mendicanti. Un uomo è un imperatore quando è così colmo di amore da poterlo donare senza condizioni. A quel punto c’è una sorpresa ancora più grande: quando inizi a dare amore a tutti, persino agli estranei, scopri che la persona a cui lo dai non è più la chiave di tutto; la gioia di dare è tale che non ha più importanza chi sta ricevendo».

Detto questo, è fin troppo facile chiedersi, per esempio, come è possibile affrontare i grandi problemi del mondo con l’amore? Sono altre le ‘armi’ necessarie? Tuttavia, spostando il quesito sulle cause che hanno generato i grandi problemi del pianeta, è indubitabile che l’amore al momento iniziale avrebbe suggerito strade diametralmente opposte. Pensiamo alle ragioni delle migrazioni dal continente più ricco e saccheggiato del pianeta, pensiamo alle ragioni di dissesto del Medio Oriente e la stessa nascita delle organizzazioni dei tagliagole, pensiamo anche ai profili dei giovani killer metropolitani che sono sempre giovani apatici totalmente inariditi dalla mancanza d’amore.

In ogni caso, rimanendo nel campo più strettamente personale, mi permetto di dare tre consigli:

  • Rapportiamoci a noi stessi e al nostro prossimo con sentimento
  • Diciamo a noi stessi e al prossimo sempre e solo la verità
  • Offriamo ogni giorno gratuitamente a qualcuno quello che sappiamo fare meglio.

Garantisco: la ‘terapia’ funziona!

Poi, chissà, magari non cambiamo il mondo, ma certamente cambiamo il nostro mondo.

Sabato, 4 dicembre 2021 – n° 45/2021

In copertina: foto – Deflyne Coppens/Pixabay

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