martedì, Marzo 19, 2024

Alimentazione, Ambiente, Lifestyle, Salute, Società

Magici fiori puffosi

Godere dei doni della natura

di Miriam Maddaloni

In questo periodo è facile vedere dei fiori molto particolari formati da tanti pistilli leggeri, che danno un senso di ‘puffoso’ a questa pianta spontanea.

I soffioni – così vengono anche chiamati – si possono trovare sui margini delle strade o su prati collinari e montani.

Quando ero piccola mi hanno raccontato le più fantasiose storie legate a questo fiore e il suo nome; fra tutte quella che mi è rimasta più impressa è che questo fiore venga chiamato anche ‘il fiore della barba di Gesù’, perché Gesù perdendo ogni tanto la barba, questa si depositava su degli steli, donandogli la loro buffa forma. E soffiando su di loro, i pistilli avrebbero portato la sua benedizione dove si sarebbero posati.

Ed io, bambina altrettanto fantasiosa, raccoglievo questi fiori e con un profondo respiro riempivo i miei polmoni e rilasciando l’aria sui fiori facevo in modo che i pistilli leggiadri si posassero su di me, e voilà… mi trasformavo in una ragazza dagli straordinari poteri e alle volte anche in una elegante e magica principessa dotata di bacchetta magica: un tuffo in un mondo fantastico, un vero divertimento…

Ma dopo questo caldo ricordo, vi vorrei dare qualche informazione su questo fiore, il Soffione – nome comune Tarassaco o Dente di leone – dai bellissimi fiori gialli che, dopo la sua fioritura, si trasforma nel fiore a pompon con i pistilli ad ombrello, pronti a prendere il volo al primo alito di vento e a farci tornare un po’ bambini, gioiosi e spensierati come il viaggio dei suoi pistilli.

Il tarassaco fiorito
Foto – Federico Maderno

Il tarassaco ha anche proprietà diuretiche e disintossicanti, un toccasana per il fegato; ha inoltre proprietà drenanti, digestive, toniche, stimolanti e antiossidanti. Vi vorrei consigliare infatti una ricetta per preparare il vostro oleolito – dalle molteplici proprietà – indicato in particolare per dolori di tipo muscolare, artritico e per le articolazioni in generale.

Ingredienti: fiori di tarassaco 50-70 grammi, olio di mandorle dolci 250 ml, oppure olio di oliva di qualità – meglio, entrambi, se da produzione biologica.

Preparazione: raccolti i fiori, tamponateli delicatamente con un canovaccio umido e disponeteli poi su un telo asciutto. Fate asciugare i fiori per un paio di giorni in un luogo fresco e buio. Dobbiamo infatti far perdere ai fiori il loro elevato contenuto di acqua, che altrimenti renderebbe il nostro olio facilmente deperibile. Versate nel barattolo l’olio scelto, in quantità sufficiente a coprire i fiori. Potete procedere in due modi: o fate macerare per 6 settimane a temperatura ambiente, quindi esponete al sole per un giorno intero; oppure mettete il barattolo in una pentola d’acqua e riscaldate lentamente a fuoco medio basso fino a 40°C circa. Se non avete un termometro, dovrete sentire l’acqua calda, senza scottarvi. Lasciate l’olio nell’acqua calda per 3 – 4 ore. Togliete quindi dalla pentola il barattolo e riponetelo al buio per due giorni.

Trascorso il tempo di macerazione, filtrate l’oleolito con garze e colino e versate il preparato in una bottiglietta sterilizzata. Chiudete e conservate quest’olio per usarlo al bisogno: esiste anche una semplice ricetta per una pomata al tarassaco, ma questa la  lascio per la prossima volta..

Mi raccomando, non dimenticate di sorridere quando vedete un soffione e farvi trasportare dalla fantasia; e magari soffiate su uno di loro, per far esplodere la magia e farvi avvolgere dalla protezione di questo meraviglioso dono della natura. Ah! Non dimenticate di esprimere un desiderio.

Sabato, 19 giugno 2021 – n° 21/2021

In copertina: il soffione, dopo la sfioritura del fiore di tarassaco – Foto Miriam Maddaloni (tutti i diritti riservati)

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