lunedì, Ottobre 07, 2024

Notizie dal mondo

Il pericolo nucleare statunitense

La strategia del nemico che attacca

di Nancy Drew

A partire dal volume The Doomsday Machine: confessions of a Nuclear War Planner, pubblicato nel 2017 dall’analista militare statunitense Daniel Ellsberg, scomparso recentemente, famoso per aver divulgato nel 1971 i Pentagon Papers, uno studio top-secret del Pentagono sul processo decisionale del governo degli Stati Uniti in relazione alla guerra del Vietnam, l’autore, nei mesi precedenti alla scomparsa, ha messo in allerta sul fatto che l’attuale contesto geopolitico è particolarmente esposto – con la situazione in Ucraina e le provocazioni degli Stati Uniti contro la Cina – ad un conflitto nucleare.

Ellsberg è noto anche per aver approfondito molto la questione delle armi nucleari – e la politica che le gestisce – su cui ha formulato il Paradosso di Ellsberg, una teoria economica sulle scelte.

Daniel Ellsberg nel 2020
Foto: Christopher Michel CC BY-SA 4.0

Lo studioso è stato tutta la vita un attivista antimilitarista contro le guerre statunitensi.

Con la stessa premura di Ellsberg, altri esperti sono convinti che un conflitto nucleare, intrapreso intenzionalmente, per errore o incidente, sia davvero possibile. 

Tra le preoccupazioni degli studiosi ci sono i sottomarini statunitensi a propulsione nucleare, armati di missili balistici Trident – il cui nome romanticamente si rifà agli dei greci e romani Poseidone e Nettuno.

Solo gli Stati Uniti hanno quattordici sottomarini armati per una guerra nucleare, che si aggirano costantemente nelle profondità oceaniche, mentre gli Inglesi ne hanno quattro, modello Vanguard. I sottomarini “Trident” navigano costantemente nell’ambiente submarino degli oceani, trasportando 3.360 testate nucleari equivalenti a 134.400 bombe di Hiroshima, tutti attivati sul comando di attacco improvviso, e integrati con tutti gli armamenti nucleari terrestri e aerei. 

Questi missili balistici sono prodotti dalla statunitense Lockheed Martin – il cui messaggio della mission è Forniamo soluzioni innovative alle sfide più difficili del mondo – possono distruggere il mondo numerose volte. La loro gittata è oltre 11.300 chilometri. Una vera soluzione finale.

Una domanda che si pone il giornalista statunitense Edward J. Curtin – di cui segnaliamo il libro Seeking truth in a country of lies – è cosa succederà adesso che il governo degli Stati Uniti ha abrogato tutti i trattati sulle armi nucleari e continua ad intensificare la sua guerra contro la Russia in Ucraina.

Sul sito della Difesa statunitense, tra i tanti articoli promozionali sulla guerra in Ucraina, si può leggere: The United States is working with Allies and partners to support Ukraine in their fight for sovereignty and freedom. The U.S. has provided Ukraine with billions of dollars in security assistance since the beginning of Russia’s unprovoked assault on Feb. 24, 2022 (trad. Gli Stati Uniti stanno lavorando con gli alleati ed i “compagni” – partners in italiano – per supportare l’Ucraina nella loro battaglia per la sovranità e la libertà. Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina 2 miliardi di dollari per l’assistenza alla sicurezza, fin dall’inizio dell’assalto non provocato della Russia del 24 febbraio 2022). Su questa affermazione ritroviamo una fondamentale verità, ovvero che l’Ucraina non ha provocato direttamente la Russia per generare una guerra – lasciando momentaneamente da parte tutto ciò accaduto nel decennio precedente – ma sono gli stessi Stati Uniti che hanno spinto per provocare la Russia. Ed altrettanto, adesso, gli USA, stanno replicando la strategia contro la Cina in Oceano Pacifico, tramite l’accordo anglo-australiano-statunitense AUKUS.

I sottomarini con missili balistici della Marina, spesso indicati come “boomer”, fungono da piattaforma di lancio non rilevabile per i missili. Sono progettati specificamente per la furtività e la consegna precisa di testate nucleari. Ciascuno dei 14 SSBN di classe Ohio può trasportare fino a 20 missili balistici lanciati da sottomarini con più testate mirate in modo indipendente. L’arma strategica del sottomarino missilistico balistico è il missile Trident II D5, che fornisce maggiore portata e precisione rispetto al missile Trident I C4 ormai fuori servizio (Fonte: https://www.defense.gov/Multimedia/Experience/Americas-Nuclear-Triad/#sea).

Secondo lo psichiatra scozzese, Ronald David Laing, tra i maggiori studiosi delle psicosi, quests malattia sociale è molto diffusa come  “La condizione di alienazione, di essere addormentato, di essere incosciente, di essere fuori di testa, è la condizione dell’uomo normale”. Ciò si riferisce ad una condizione mentale indefinibile, di cui attualmente è affetta la popolazione globale, ma soprattutto i cittadini statunitensi, per la spensierata accettazione e il sostegno a governanti psicotici che promuovono una guerra nucleare del primo attacco. Questa è proprio la politica degli Stati Uniti.

Stranamente, dopo il summit NATO di Vilnius, il presidente Joe Biden nella sua dichiarazione ha affermato che al momento la Russia non ha volontà di guerre nucleari, diversamente da quanto allertato fin dal primo giorno di conflitto in Ucraina. Gatta ci cova…

L’autore statunitense Max Blumenthal si è recentemente rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul pericolo delle azioni statunitensi in Ucraina chiedendo “vedremo un altro inganno di Douma, ma questa volta a Zaporizhzhia? Perché stiamo facendo questo? Perché stiamo tentando l’annientamento nucleare inondando l’Ucraina di armi obsolete e sabotando i negoziati ad ogni turno?”

Finian Cunningham – giornalista irlandese – subito prima del vertice di Vilnius, aveva sollevato lo spettro di una catastrofe termonucleare iniziata da un attacco false flag USA/Ucraina alla centrale nucleare di Zaporižžja.

Cosa dobbiamo aspettarci, oltretutto con lo scarso diniego dell’opinione pubblica?

Sabato, 15 luglio 2023 – n°28/2023

In copertina: sottomarino statunitense a propulsione nucleare – Foto: https://www.defense.gov/

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