mercoledì, Maggio 01, 2024

Notizie dal mondo

Elezioni in Turchia: calano i consensi per l’AKP di Erdoğan

A poche ore dal voto già sostituito il sindaco curdo di Van da un kayyum, fiduciario statale

di Nancy Drew

Abdullah Zeydan, co-sindaco vincente nella città di Van, candidato con DEM Parti, si è visto soffiare il posto dal candidato AKP, secondo per voti, per disposizione del Consiglio supremo elettorale (YSK).

Non si è perso tempo in Turchia, dopo la sconfitta elettorale del partito di governo, ad eliminare i sindaci vincenti, attraverso le decisioni arbitrarie del Ministero della Giustizia e dei Comitati elettorali.

Il DEM Parti, in un post su X riporta che nella città di Hilvan, sostenitori di AKP hanno dato fuoco ad alcune stanze di un seggio elettorale, per condizionare il conteggio, mentre in altre località ci sono rivolte contro i tentativi del governo di cancellare i risultati delle elezioni a Van e in diverse altre province.

https://twitter.com/i/status/1775230262697136553
Proteste popolari nella città di Şırnak contro l’usurpazione statale dei voti
Fermo immagine da video – DEM Parti

Le elezioni locali del 31 marzo hanno visto la vittoria delle masse democratiche del Kurdistan e della Turchia, che sono a favore dell’uguaglianza sociale e del cambiamento politico. I risultati elettorali, che daranno un contributo ai valori democratici, sono un successo che va celebrato, poiché sono stati ottenuti in condizioni di forte disuguaglianza.

L’immagine principale delle elezioni del 31 marzo che rimarrà nella memoria è che decine di migliaia di guardie di sicurezza sono state trasportate sotto il nome di “elettori mobili” per votare in varie parti del Kurdistan. In alcuni luoghi sono stati bruciati i voti del partito filo-curdo DEM. Nonostante queste misure 81 sindaci hanno vinto e il partito DEM ha lanciato appelli in due città e quattro province.

La nomina di fiduciari per le cariche di sindaco nelle province curde è stato l’atto illegale più grave delle ultime due elezioni locali. È stato usato contro il popolo curdo come mezzo di ricatto e oppressione prima delle elezioni del 31 marzo. Durante il processo elettorale, l’alleanza fascista AKP-MHP ha voluto dare il messaggio che la volontà del popolo curdo sarebbe stata ignorata se non avesse scelto di schierarsi con il governo. Nonostante tutte queste e altre politiche di oppressione e criminalizzazione sponsorizzate dallo Stato, la risposta del popolo curdo alle elezioni locali del 31 marzo è stata spettacolare.

La presa di posizione del popolo curdo alle elezioni del 31 marzo è una contro-risposta alla politica di annessione dello Stato turco, che vuole raggiungere i confini di Misaki-Milli conducendo operazioni militari in tutte le parti del Kurdistan. È una contro-risposta alla strategia di intimidazione dello Stato turco, che cerca di estendere le sue minacce all’Europa e di sopprimere i Curdi ovunque essi vivano. È una contro-risposta alla politica di isolamento nei confronti del leader del popolo curdo (Abdullah Öcalan) tenuto in assoluto incommunicado dallo Stato turco da più di 3 anni, in spregio al diritto internazionale.

Il messaggio che il popolo curdo vuole dare allo Stato turco e all’opinione pubblica mondiale attraverso le elezioni del 31 marzo deve essere compreso con attenzione. Il popolo curdo dichiara apertamente di non accettare le politiche securitarie del governo fascista dell’AKP-MHP basate sull’ostilità nei confronti dei Curdi. Pertanto, sottolineiamo che tutti gli interlocutori che sono direttamente o indirettamente coinvolti nel problema del Kurdistan dovrebbero riconoscere il fatto che la volontà del popolo curdo non può essere ignorata.

Sottolineiamo con forza che tutti i Paesi noti per il loro impegno nei confronti dei valori democratici non dovrebbero sacrificare la questione del Kurdistan ai tradizionali interessi interstatali e che gli approcci internazionali basati sulla pace e sulla giustizia dovrebbero essere presi come base. Ci congratuliamo con il popolo curdo, con la dirigenza e lo staff del Partito DEM e con tutte le componenti della società civile per il successo ottenuto alle elezioni amministrative del 31 marzo. Auguriamo successo ai nuovi sindaci che avranno l’opportunità di servire la società nelle città del Kurdistan (Comunicato del KNK – Congresso Nazionale del Kurdistan).

Mappa territoriale dei voti

Le forti proteste degli elettori curdi sulle illegalità e soprusi mirati a delegittimare le alte percentuali dei loro voti, hanno generato un “cambio di programma” delle autorità turche, ovvero l’accettazione della Corte Elettorale Suprema per il ricorso prodotto dai legali DEM sulla questione della città di Van, per cui è stato ripristinato a sindaco curdo Abdullah Zeydan; lo ha reso noto DEM Parti, in un comunicato ufficiale dal quartier generale di Diyarbakir, nonché gli osservatori internazionali italiani presenti in loco.

Differente la situazione per un distretto della provincia di Sanliurfa, sul cofine turco-siriano: il Consiglio elettorale provinciale di Urfa ha annullato le elezioni nel distretto di Halfeti, riprogrammando il ritorno alle urne per il 2 giugno. Questa decisione fa seguito a un appello del partito al potere Partito Giustizia e Sviluppo (AKP), che ha citato irregolarità nell’uso di voti non autorizzati e nel conteggio dei voti non validi.

Il Comitato elettorale distrettuale aveva inizialmente respinto il ricorso dell’AKP per motivi procedurali. Tuttavia, l’AKP ha inoltrato la questione al Consiglio elettorale provinciale, che ha accettato l’appello e successivamente ha annullato l’elezione del sindaco di distretto, dei membri del consiglio comunale e i capi di quartiere.

Il Partito filo-curdo DEM, che aveva conquistato il distretto di Halfeti, ha rilasciato una dichiarazione in cui si condanna la decisione, e criticato il Comitato elettorale, accusandolo di essere uno strumento dell’AKP e di tentare di ribaltare la volontà popolare. Il Partito ha chiesto il rispetto della decisione democratica del popolo.

Nelle elezioni del 31 marzo, l’AKP ha perso l’amministrazoine della città di Urfa, che era stata una sua roccaforte a favore del Partito islamico del Nuovo Benessere.

Sabato, 6 aprile 2024 – Anno IV – n°14/2024

In copertina: i co-presidenti di DEM Parti Tülay Hatimoğulları (sx) e Tuncer Bakırhan (dx) – Foto: DEM Parti

Condividi su: