giovedì, Aprile 25, 2024

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Al-Nakba palestinese ed altre storie

La guerra infinita tra Israele e Palestina

Redazione di TheBlackCoffee

Entro la profonda violenza in cui versa da mesi il contesto di opposizione politica e sociale tra lo Stato di Israele e i territori palestinesi, un’escalation che non sembra avere mai fine, il 15 maggio si celebrerà il 75° anniversario della Nakba palestinese, un momento determinante nella storia del conflitto israelo-palestinese che provocò lo sfollamento e l’espropriazione di centinaia di migliaia di palestinesi dalle loro case e terre.

Più di settant’anni dopo, l’eredità della Nakba continua a modellare la realtà sul campo, con i palestinesi che devono ancora affrontare sfollamenti, violenze e discriminazioni sistemiche.

Al-Nakba in arabo-palestinese significa “la catastrofe”, un evento violento e disastroso che i Palestinesi hanno subìto nel 1948 all’insediamento dello Stato di Israele in Palestina – Terra Santa per le tre religioni monoteiste maggiori al mondo – per volontà dei Paesi occidentali, in seguito all’esito della Seconda guerra mondiale e all’Olocausto subìto dagli Ebrei.

Da perseguitati a perseguitanti, il popolo israeliano ed ebreo pare essere sordo alla propria stessa memoria di violenza subita dai Nazisti.

Di per sé la giornata di commemorazione della Nakba palestinese porta ogni anno violenze tra attivisti palestinesi e forze militari israeliane. Il contesto è già estremamente violento da molti mesi, in tutta la Palestina, a cui si sono aggiunti nell’ultima settimana i numerosi lanci di razzi tra Israele e Gaza, a causa della morte in prigione per sciopero della fame del portavoce del gruppo radicale palestinese di Jihad islamico, Khader Adnan.

La giornalista palestinese Shireen Abu Aqla

Il 14 maggio ricorre anche il primo anniversario dell’omicidio della giornalista palestinese naturalizzata statunitense e corrispondente di Al Jazeera, Shireen Abu Aqla, uccisa mentre svolgeva in suo lavoro da un militare israeliano che la colpì alla testa mentre seguiva a Jenin, in Cisgiordania, gli scontri tra IDF e militanti palestinesi, a causa dell’attacco a un campo profughi palestinese.

Da allora, nonostante una tentata inchiesta indipendente aperta dall’Autorità nazionale palestinese per riconoscere il proiettile, che Israele reclama, le indagini sono bloccate. Neppure dagli Stati Uniti, di cui la giornalista è cittadina, si è mosso un solo passo per la ricerca della verità.

Sabato, 13 maggio 2023 – n° 19/2023

In copertina: foto da sito indipendente di attivisti palestinesi

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