Una mostra commemora i dieci anni dalla scomparsa del grande musicista partenopeo
di Laura Sestini
Allocata in due sale separate all’interno del momumentale Palazzo Reale di Napoli, Sala Plebiscito e Sala Belvedere, salvo proroghe dell’ultimo momento, la coinvolgente mostra Pino Daniele. Spiritual, che celebra sia il decennale dalla scomparsa dell’amatissimo bluesman partenopeo, sia il suo settantesimo compleanno, chiuderà i battenti il prossimo 6 luglio.

Immagine fornita da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare
Ripercorrere la vita del musicista e dell’uomo Pino Daniele, attraverso le innumerevoli immagini, oggetti a lui appartenuti, le sue chitarre, i suoi scritti fin dai diari di scuola, indumenti e oggetti che lo ricordano, è un viaggio immersivo che coinvolge tutti i sensi del visitatore; ed è curioso trovare anche persone molto giovani che si avventurano all’interno dello spazio allestito per la grande occasione espositiva che raccoglie ricordi pubblici, ma anche una grande varietà di momenti di vita privata, le foto di famiglia, dei suoi figli ancora piccoli, di sua madre, o immagini da dietro le quinte delle centinaia di concerti che l’appassionato innovatore della musica d’autore italiana-partenopea, in oltre 40 anni di carriera ha tenuto con l’accompagnamento dei grandi musicisti che componevano la sua band più conosciuta, Tullio De Piscopo, James Senese, Toni Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo.
Una mostra che non basterebbe un giorno intero per visitarla ed ascoltarla accuratamente, tante sono le interviste, i pezzi dal vivo, le prove in studio dei nuovi brani, gli arrangiamenti sonori che hanno reso Pino Daniele internazionale sul palco con musicisti jazz di fama, racconti da lui stesso narrati, fruibili dalle numerose postazioni dotate di cuffie lungo tutto il percorso espositivo. Una commemorazione ricca e piena di sentimento, un vero viaggio del cuore.

Ciò che però unisce tutti i fan di Pino Daniele, salito alla ribalta giovanissimo, a soli 22 anni, è la sua musica, un melange di più stili diversi, rock, jazz, blues, tra lingua napoletana e inglese da emigrato, tra italiano e termini strettamente geografici.
Uno stile inconfondibile che lo ha messo in evidenza, ponte tra la canzone tradizionale napoletana e l’ambiente musicale internazionale, e reso famoso e amato compositore dei sui testi Spiritual, come cita il titolo della mostra stessa. E tutte le volte basta ascoltarne un solo verso, anche a distanza di anni, che non si può che continuare ad amare l’importante produzione discografica e poetica di Pino Daniele, la profondità delle tematiche sociali che affronta, le riflessioni sull’esistenza umana, le sfumature della vita di tutti i giorni che ben la lingua napoletana sa dettagliare con i suoi variopinti vocaboli.
Figlio di una famiglia operaia, aveva imparato a suonare la chitarra giovanissimo e da autodidatta, un talento naturale che lo ha in seguito ripagato da un’esistenza modesta che aveva potuto offrirgi la famiglia. E forse è per questo motivo che, in una delle prime sue apparizioni televisive, spiegato al famoso presentatore Corrado, Pino racconta di se stesso che non rideva mai.
Un pensatore, oltre che inimitabile musicista, generatore di una filosofia popolare che dava la spinta per credere al futuro di fronte ad un presente che sembrava offrire ben poco, influenzato dalle lotte sessantottine studentesche e operaie durante l’adolescenza, in quella Napoli di mezzo secolo fa conosciuta più per la camorra che per il suo grande patrimonio culturale. Le composizioni di Pino Daniele hanno sempre una vena melodica malinconica, ma mai un vicolo cieco, senza una via di uscita; piuttosto una presa di consapevolezza che mostra una realtà di fatto, i contesti da lui vissuti e i sentimenti percepiti, come nella mirabile Napul’è (1977) che cita “e ‘a sape tutti o’ munno ma nun sanno a verità”.
La mostra Pino Daniele. Spiritual è promossa dalla Fondazione Pino Daniele, presieduta dal figlio Alessandro Daniele, con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania, Comune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Luce e con Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia che la organizzano.
Il progetto porta il sigillo “70/10 Anniversary”, assegnato esclusivamente a eventi, progetti e manifestazioni che, oltre a rendere omaggio alla memoria di Pino Daniele, rappresentano un valore significativo e un contributo rilevante alla sua eredità musicale e culturale, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita.
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Sabato, 28 giugno 2025 – Anno V – n°26/2025
In copertina: manifesto della mostra Pino Daniele.Spiritual – Immagine fornita da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare