sabato, Febbraio 15, 2025

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Peoples’ Platform Europe si riunirà a Vienna

Attivisti progressisti, di sinistra, socialisti ed ecologisti provenienti da tutta Europa si incontrano per discutere le future sfide sociali ed economiche

di Devriş Çimen (traduzione di Laura Sestini)

Attivisti progressisti, di sinistra, socialisti ed ecologisti provenienti da tutta Europa si riuniranno a Vienna questo febbraio per una grande conferenza volta a rafforzare l’organizzazione di base. L’evento di tre giorni “Peoples’ Platform Europe”, che si terrà dal 14 al 16 febbraio, riunirà circa 700 delegati in rappresentanza di oltre 160 organizzazioni, gruppi, movimenti, reti e associazioni da oltre 30 paesi europei.

La piattaforma, organizzata sotto lo slogan “Reclaim the Initiative”, segna il culmine di quasi un anno di pianificazione guidata dall’Academy of Democratic Modernity (ADM). I gruppi partecipanti includono sostenitori dell’ambiente, movimenti giovanili, organizzazioni per i diritti delle donne e vari collettivi per la giustizia sociale.

Gli organizzatori affermano che la conferenza mira a sviluppare risposte strategiche alle attuali sfide sociali ed economiche, costruendo al contempo reti più solide tra le comunità di attivisti europei. L’incontro rappresenta una delle più grandi conferenze di organizzazione progressista in Europa del 2025.

La piattaforma attirerà partecipanti da Austria, Italia, Slovenia, Paesi Baschi, Catalogna, Irlanda, Grecia, Cipro, Francia, Scozia, Finlandia, Svizzera, Slovacchia, Bosnia-Erzegovina, Romania, Macedonia del Nord, Portogallo, Serbia, Ungheria, Albania, Danimarca, Belgio, Svezia, Paesi Bassi, Spagna, Inghilterra, Germania, Turchia e Kurdistan. Nel corso dell’incontro di tre giorni, i delegati saranno impegnati in nove workshop intensivi, concentrandosi sullo sviluppo di nuove strategie e prospettive per l’organizzazione di base in tutta Europa.

L’ampio elenco di organizzazioni partecipanti include “Non Una Di Meno” e “Potere al Popolo” dall’Italia, “Solidaires Union Syindicale” e “Les Soulèvements de la Terre” dalla Francia, “Askapena” dai Paesi Baschi, “Endavant OSAN” dalla Catalogna e “Confederación General del Trabajo” dalla Spagna. Si uniranno anche “Rouvikonas” dalla Grecia, “Dunja Social Center” dalla Macedonia del Nord, “Interventionistische Linke” dalla Germania e “Women’s International League for Peace and Freedom” dall’Austria.

Tra le altre organizzazioni partecipanti ci sono “Partija Radikalne Levice – PRL” dalla Serbia, “Rede de Apoio Mútuo” dal Portogallo, “Slí Eile – Action for a Planet Beyond Capitalism” dall’Irlanda e “Union of Cypriots” da Cipro. Le reti internazionali saranno rappresentate da “Transnational Institute of Social Ecology (TRISE)”, “Network for an Alternative Quest”, “Jineolojî Europe”, “International League of Peoples Struggle (ILPS)” e “Ronahi – Youth Centre”. Tra i delegati spicca Greta Thunberg, che rappresenta il movimento ecologico europeo “Fridays for Future”.

La Peoples’ Platform Europe inizierà venerdì 14 febbraio 2025 con un discorso di apertura e spettacoli culturali prima di mezzogiorno. Seguirà una tavola rotonda su “Reclaim the Initiative”. La tavola rotonda vedrà gli interventi del professore americano William I. Robinson su “The Epochal Crisis of Global Capitalism – Challenges for Popular Resistance from Below”, di Mireille Fanon, Presidente della Franz Fanon Foundation, su “The 100th Anniversary of Franz Fanon: Between Race and Class”, della filosofa italo-americana Silvia Federici su “For an International Feminist Movement Against Capitalist Patriarchy and its Ongoing War on Social Reproduction” e del professore irlandese-messicano John Holloway su “Perspectives in the Storm”.

I partecipanti saranno divisi in nove workshope terranno discussioni politiche, ideologiche e organizzative per un giorno intero.

Gli argomenti dei nove workshop che costituiscono l’agenda principale della piattaforma sono i seguenti: “Guerra e pace”, “Antifascismo”, “Resistenza ecologica”, “Confederalismo democratico delle donne”, “Identità e resistenza dei giovani”, “Costruire autonomia”, “Attivismo e organizzazione”, “Opposizione alla politica genocida” e “Media democratici”.

I risultati delle discussioni tenute nei workshop saranno trasmessi alla piattaforma sotto forma di presentazioni. Domenica 16 febbraio saranno discussi piani strategici congiunti a lungo termine e saranno prese decisioni con i partecipanti sotto il titolo di “Roadmap della Peoples’ Platform Europe”.

La Peoples’ Platform Europe si concluderà con una sessione speciale e l’istituzione di una rete di coordinamento.

Il portavoce dell’Academy of Democratic Modernity, Ali Çiçek, ha evidenziato come le organizzazioni e i segmenti della società di sinistra e progressiste siano stati più difensivi in ​​politica negli ultimi anni, in tutta Europa affermando: “L’idea della piattaforma è emersa come risultato delle discussioni che abbiamo tenuto sulla base della prospettiva del “Global Democracy Movement” avanzata da Abdullah Öcalan, l’architetto della teoria della modernità democratica”.

Çiçek ha sottolineato che sono state avviate discussioni con movimenti anti-sistema per implementare la prospettiva del “World Democratic Confederalism”, aggiungendo: “Nell’ambito della piattaforma, valuteremo le principali crisi sociali come il collasso climatico, l’ascesa di regimi autoritari, la diffusione di partiti fascisti e le guerre vissute in tutto il mondo. È il sistema capitalista che ha creato queste crisi e sono necessarie lotte per contrastare questo grave quadro e sviluppare la responsabilità sociale. Puntiamo a rivelare prospettive e strategie di lotta comuni come risultato delle discussioni che terremo con organizzazioni di base che non prendono di mira la politica del sistema parlamentare e si basano sulla democrazia radicale”.

Oona Elvers, una delle portavoce di Network Women Weaving the Future, coinvolta nel lavoro preparatorio della Piattaforma, ha sottolineato la significativa partecipazione delle donne, affermando: “La gamma di partecipanti sarà molto diversificata. Ci saranno rappresentanti di gruppi e reti ecologiche e culturali, principalmente di sinistra, socialisti, movimenti femminili, organizzazioni femministe. Ci saranno anche attivisti e rappresentanti di vari membri dei sindacati, collettivi accademici di sinistra, organizzazioni studentesche, media democratici e organizzazioni della diaspora di vari popoli”. Elvers ha osservato che le donne costituiranno la metà dei partecipanti, sottolineando che ciò contribuirà in modo significativo sia alle discussioni della Piattaforma che al lavoro preparatorio.

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Sabato, 1 febbraio 2025 – Anno V – n°5/2025

In copertina: murale dell’antico mito della figura di Shahmaran a Jinwar, il villaggio delle donne in Siria di Nord-est

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