venerdì, Luglio 11, 2025

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Olaf – Ufficio per la lotta antifrode dell’Unione Europea

Le indagini sull’uso improprio dei fondi dell’UE in Parlamento alimentano il verdetto di Parigi su Rassemblement National

Redazione TheBlackCoffee

Il 31 marzo 2025, il Tribunale correttivo di Parigi ha dichiarato nove deputati o ex deputati al Parlamento europeo e diversi assistenti parlamentari colpevoli di appropriazione indebita di fondi dell’Unione europea. Due indagini chiuse dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) in collaborazione con le autorità giudiziarie francesi hanno contribuito alla sentenza.  

Le indagini dell’OLAF concluse nel 2016 e nel 2018 hanno portato alla luce sospetti di frode e gravi irregolarità riguardanti l’assunzione fittizia di assistenti parlamentari da parte di deputati al Parlamento europeo affiliati al partito politico francese Rassemblement National (già Front National). 

Come ampiamente riportato dai media, Marine Le Pen e altri membri dello stesso partito politico erano persone coinvolte in queste indagini.

Le indagini hanno rivelato gravi irregolarità e si sono concentrate sull’impiego fittizio di persone falsamente inserite nell’elenco degli assistenti parlamentari nonostante non abbiano mai lavorato per il Parlamento europeo. 

In un caso, ad esempio, le prove raccolte hanno rivelato che un assistente era stato pagato dal Parlamento europeo senza mai fornire sostegno al deputato negli uffici parlamentari come richiesto. Invece, questo individuo viveva vicino a Parigi e lavorava esclusivamente per il partito politico.

Nel corso della sua indagine, l’OLAF si è coordinato con successo con le autorità giudiziarie francesi, conducendo indagini parallele per garantire che tutti i possibili aspetti fossero coperti. Su richiesta delle autorità giudiziarie francesi, il personale dell’OLAF ha anche fornito assistenza alla polizia criminale in qualità di esperti sotto il mandato del procuratore francese. 

Il pubblico ministero francese ha integrato le conclusioni dell’OLAF nei loro procedimenti giudiziari in corso. Le indagini amministrative dell’OLAF contenevano anche raccomandazioni finanziarie per recuperare oltre 420mila EUR a favore del bilancio dell’UE, nonché raccomandazioni disciplinari al Parlamento europeo. A seguito delle raccomandazioni dell’OLAF, il Parlamento europeo ha recuperato tutti i fondi. 

Il direttore generale dell’OLAF Ville Itälä ha dichiarato: “Il Parlamento europeo è la pietra angolare eletta direttamente della democrazia europea. In stretta collaborazione con le autorità giudiziarie francesi, abbiamo salvaguardato l’integrità delle istituzioni dell’UE. I contribuenti si aspettano giustamente che i loro rappresentanti utilizzino le loro risorse in linea con le nostre norme. Per quanto riguarda i pochissimi che non lo fanno: tali gravi illeciti possono ledere sia gli interessi finanziari dell’Unione che la sua reputazione. L’OLAF continuerà a combatterla senza timori né favori.” 

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La missione dell’OLAF ( European Anti-Fraud Office) è individuare, indagare e porre fine alle frodi che coinvolgono i fondi dell’UE.

L’OLAF adempie alla sua missione: conducendo indagini indipendenti su frodi e corruzione che coinvolgono i fondi dell’UE, al fine di garantire che tutto il denaro dei contribuenti dell’UE venga destinato a progetti che possano creare occupazione e crescita in Europa; contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni dell’UE, indagando su gravi irregolarità da parte del personale e dei membri delle istituzioni dell’UE;
sviluppando una solida politica antifrode dell’UE.

Nella sua funzione investigativa indipendente, l’OLAF può indagare su questioni relative a frodi, corruzione e altri reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE, riguardanti: tutte le spese dell’UE: le principali categorie di spesa sono i Fondi strutturali, la politica agricola e i fondi per lo sviluppo rurale, le spese dirette e gli aiuti esterni; alcuni settori delle entrate dell’UE, principalmente i dazi doganali; sospetti di gravi irregolarità da parte del personale e dei membri delle istituzioni dell’UE.

Una volta completata l’indagine dell’OLAF, spetta alle autorità competenti dell’UE e nazionali esaminare e decidere il seguito da dare alle raccomandazioni dell’Ufficio. Tutte le persone interessate sono presunte innocenti fino a prova contraria da parte di un tribunale nazionale o dell’UE competente.

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Sabato, 24 maggio 2025 – Anno V – n°21/2025

In copertina: foto di Elisabeth Broeckaert/European Communities, 2003

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