venerdì, Aprile 25, 2025

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L’Impero del Male

I massacri israeliani di civili palestinesi con l’avallo statunitense

di Laura Sestini

Netanyahu reintegra il partito di estrema destra di Itamar Ben-Gvir che rientrerà nella maggioranza di governo e viola la seconda fase della tregua, accordo entrato in vigore il 19 gennaio scorso.

Nel mezzo del Ramadan, il mese sacro ai musulmani, senza nessun prevviso acustico di bombardamento aereo, l’apocalisse si abbatte sui civili palestinesi, già affamati da due settimane di blocco dei beni di prima necessità, (medicinali, cibo, elettricità e benzina) ai confini dello Stato di Israele, che ne uccide 436 in sole 48 ore , tra cui oltre 130 bambini, e lascia sul terreno un alto numero di feriti.

La giustificazione di Netanyahu, per dell’ennesimo massacro notturno di cittadini palestinesi inermi, punta il dito su Hamas, per aver rifiutato di rilasciare gli ostaggi israeliani. La narrazione è però distorta: mentre le trattative sulla seconda fase di tregua proseguono, il ministro della Difesa israeliano ammonisce i Palestinesi, “se non caccerete Hamas e liberate gli ostaggi, sarà la distruzione totale“, come se finora Israele avesse scherzato, con l’80 per cento degli edifici distrutti nella Striscia di Gaza, compresi complessi artistici e archeologici, nel tentativo di cancellare la memoria storica del popolo palestinese, oltre che la stessa popolazione.

Anche l’invasione di terra è stata ripresa a Gaza, mentre si minaccia di allargare l’occupazione anche in Cisgiordania.

Eliminato anche il capo dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence israeliana per gli affari interni, Ronen Bar, diventato motivo di proteste dei cittadini israeliani contro il suo licenziamento, insieme all’indignazione per la ripresa della guerra a Gaza che comporterà un prolungamento temporale sul rilascio degli ostaggi.

La questione che verte su Ronen Bar sembra legata all’inchiesta che riguarda alcuni stretti collaboratori di Netanyahu che avrebbero ricevuto compensi dal Qatar, il quale anche sovvenziona Hamas, di cui Bar potrebbe conoscere troppi dettagli, e sulla cui persona – affermazione di Netanyahu – è venuta meno la fiducia. Questioni politiche interne che precarizzano sempre più la tenuta del Knesset, che il Primo ministro israeliano tiene in piedi con tattiche di ogni sorta, ma con fili sempre più sottili. La caduta del governo per lui sarebbe la definitiva disfatta politica. Ed allora avanti con il massacro dei civili, senza pietà, nella totale impunità e inosservanza delle leggi internazionali che “regolano” i conflitti.

La condizione di vita in cui sono soggiogati i civili palestinesi dagli attacchi israeliani è intollerante e disumana: cacciati, vessati, vilipesi, affamati e assassinati arbitrariamente a migliaia, senza scrupolo alcuno, mentre il 21 marzo è stato abbattuto anche l’unico ospedale oncologico presente nella Striscia di Gaza,

La domanda da porsi, come “fortunati” cittadini occidentali, nati dalla parte giusta del mondo, pare unica e insindacabile: con quale sfrontatezza e sconveniente mancanza di dignità e umanità i nostri governi lasciano accadere questa infinita carneficina in diretta streaming del popolo palestinese?

La Bibbia, i Vangeli, già oltre 2000 anni fa hanno previsto l’Apocalisse: ecco, ci siamo sempre più vicini, o forse scivolati già dentro straniati e abbindolati dai quattro cavalieri neri impersonati da Netanyahu che dirige i suoi spietati boia, avallato dagli Stati Uniti, con l’attuale presidente Trump e un lungo strascico di cortigiani. L’impero del male è già sulla Terra.

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Sabato, 22 marzo 2025 – Anno V – n°12/2025

In copertina: I Cavalieri dell’Apocalisse – Victor Vasnetsov (1887)

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