Quali prospettive future?
di Leili Khazaei (testo in Italiano e Farsi)
La situazione attuale riflette un processo e un piano per presentare il Medio Oriente in una forma e veste differenti. Sebbene le coordinate precise di questi cambiamenti geopolitici non siano ancora chiare, la direzione in cui si stanno muovendo potrebbe delineare i suoi confini e renderli visibili. Ciò che è certo è che le condizioni che abbiamo osservato per decenni sono in fase di cambiamento e stanno per scomparire, dando spazio a scenari completamente diversi.
Un fattore e un elemento che ha caratterizzato il passato, definendo le dinamiche politiche e riallineando gli eventi intorno ad esso, era il cosiddetto “Asse della Resistenza”. Un fenomeno che oggi è praticamente svanito e ha perso il suo ruolo e impatto. Dopo i cambiamenti significativi in Siria, abbiamo assistito all’eliminazione delle forze di al-Hashd al-Shaabi e alle problematiche del Libano, che hanno ridotto notevolmente le manovre possibili e lo hanno reso incapace di operare. Da questo “asse” è rimasta solo la “tribù degli Houthi” (rimasta solo come ossa e pelle).
Anche se il fenomeno degli “Houthi” è praticamente morente, per Israele si tratta di un’opportunità per rafforzare le sue alleanze militari e di intelligence con Arabia Saudita, Emirati Arabi e altri, consolidando ulteriormente le basi degli Accordi di Abramo. I governanti islamistiin Iran, più deboli e intimiditi che mai, stanno cercando con ogni tipo di stratagemma, anche se debole, di salvare se stessi da questa crisi. Governanti che non hanno più una posizione stabile né all’interno del paese né a livello internazionale, e che, da un lato, cercano negoziati con l’Occidente e gli Stati Uniti, un passo che hanno evitato per decenni, perdendo molteplici opportunità. Dall’altro, si rifugiano in Russia – un nemico storico per il popolo iraniano – cercando di prolungare la loro esistenza, ignorando il fatto che anche la Russia, in questo contesto, è ormai un attore debole e un pezzo già bruciato.
Il comportamento della Russia negli sviluppi recenti in Siria ha dimostrato che non è più in grado di sostenere i suoi alleati e che, nei momenti cruciali, li abbandona o li tradisce. Firmando accordi strategici con il regime iraniano, la Russia sta cercando di ottenere basi militari in Iran, in particolare nel sud e nell’est del paese. I governanti iraniani stanno cercando di evitare una sconfitta imminente, mentre Putin sta cercando di sfruttare la situazione a suo favore.
La situazione precaria e mutevole in Siria rimane ancora oggetto di disputa. Da un lato, Erdoğan cerca di consolidare la sua posizione geopolitica in loco e, in questa ottica, sta cercando di sfruttare al massimo l’opportunità per estendere la sua influenza fino ai confini di Israele. Dall’altro, Israele non vuole e non può tollerare la presenza di gruppi dei Fratelli Musulmani ai suoi confini.

Per Erdoğan, i gruppi Curdi in Siria rappresentano una (falsa) minaccia immediata, quindi cerca di eliminarli. Questo accade mentre i Curdi sono alleati strategici e sostenuti dagli Stati Uniti. È probabile che si verifichino conflitti e contrasti in futuro.
Tutto ciò accade mentre l’attenzione principale degli Stati Uniti è rivolta all’Iran. Da tempo, gli Stati Uniti, nel contesto delle loro politiche regionali e globali, e nella competizione con altri blocchi, cercano di ottenere il pieno controllo dell’Iran. Per gli Stati Uniti, l’Iran rappresenta un alleato potenziale di primaria importanza. Se Israele è la “dama” preferita del capitalismo mondiale, in particolare degli Stati Uniti, l’Iran ha un’importanza strategica fondamentale nelle relazioni regionali e internazionali.
Il futuro prossimo ci dirà in quale direzione si muoverà questa regione e dove si dirigerà il suo destino. Sebbene non siano chiare nei dettagli le modalità, ciò che è certo è che il futuro sarà molto diverso da quanto abbiamo conosciuto. I governanti islamisti in Iran devono capire che con questo triste bilancio degli ultimi 46 anni hanno firmato la fine del regime teocratico e autoritario, e che il popolo iraniano costruirà una nazione libera e prospera sulle rovine di questa teocrazia assolutistica.


Che in Iran qualcosa di più grande a livello popolare si stia muovendo è evidente da quanto accaduto con l’attacco armato, nella mattina di sabato 18 gennaio, in cui i giudici Razini e Moqiseh sono stati uccisi.
Ricordiamo che Razini è lo stesso giudice che ha confermato la sentenza di morte di Paksahan Azizi.
Il giudice Iman Afshari aveva inizialmente condannato Paksahan Azizi a morte e, dopo la richiesta di appello, il caso è stato inviato alla Sezione 39 della Corte Suprema, dove anche lì la sentenza di morte è stata confermata. La presidenza della Sezione 39 della Corte Suprema era affidata a Ali Razini.
Mohammad Moqiseh, noto come giudice Nasirian, e Ali Razini hanno avuto un ruolo nel massacro degli anni ’80.
Con la speranza di un giorno ottenere giustizia.
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خاورمیانه و صف بندی های جدید
چشم انداز آینده چیست؟
اوضاع کنونی حاکی از روند و برنامه ایست تا خاورمیانه را در شکل و هیبتی متفاوت به صحنه آورد. هرچند مختصات دقیق این تغییرات ژئویلیتیک چندان روشن و دقیق نیست اما سمت و سوی آن میتواند محدوده انرا ترسیم و نمایان ساذد. آنچه مسلم است شرایطی را که دهها سال شاهد و ناظر آن بودیم در حال تغییر و رخت بربستن بوده و میرود تا صحنه های متفاوتی را نمایان سازد. فاکتور و عاملی که شاخص وضع گذشته بود وحرکات و عملکرد های خود را داشت و اساس فعل و انفعالات را پیرامون خویش باز تعریف میکرد چیزی بود تحت عنوان «محور مقاومت ». پدیده ای که امروز عملآ بطور تقریبی محو و نابود شده و عملگرایی و نقش اساسی خود را از دست داده است. بعد از تغییرات اساسی در سوریه شاهد حذف حشد الشعبی و مسائل روز لبنان هستیم که امکان مانور های اندک و ابتدایی نیز از او گرفته شده و زمینگیر و ناتوان است. اذ این محور مانده “قبیله حوثی ها” (از او ماند بر استخوان پوستی).
از پدیده «حوثی ها،،،» هرچند از مرگ محتوم آن چیزی باقی نمانده ، برای اسرائیل یک فرصت است تا بتواند در همکاریهای نظامی – اطلاعاتی با عربستان و امارات و…. پایه های صلح ابراهیم را استحکام بیشتری بخشد. حاکمان اسلامی در ایران ضعیف تر و مرعوب تر از همیشه برای نجات خویش به هر حیله وتاکتیکی هرچند نحیف دست می یازند تا خویش را ازاین مهلکه برهانند. حاکمینی که نه در داخل پایگاه و جایگاهی دارند و نه در سطح بینالملل، از طرفی خواهان مذاکره با غرب و آمریکا میشوند، امری که دهها سال از آن اجتناب کرده و موقعیت های متعددی را از دست داده اند. از جانب دیگر به روسیه ( دشمن دائمی ملت و ایران) پناه میبرند تا به عمر منحوس خود دوام بیشتری بخشند غافل از اینکه در این راستا خود روسیه نیز مصدوم و یک مهره سوخته است. حرکت روسیه در تحرکات اخیر سوریه نشان داد که توانایی پشتیبانی از متحدین خود را نداشته و در لحظه حساس آنها را رها کرده و یا میفروشد. روسیه با امضای قرارداد های راهبردی با حکومت اسلامی سعی در داشتن پایگاه های نظامی در ایران بخصوص در جنوب و شرق ایرانست. حاکمان اسلامی در فکر فرار از شکست محتوم و پوتین در فکر سوئ استفاده از شرایط موجود.
شرایط لرزان و متغیر سوریه هنوز مورد مناقشه است. از سوئی اردوغان جهت تثبیت شرایط ژئویلیتیک خود در سوریه و در راستای این ضرورت سعی دارد از فرصت بوجود آمده حد اکثر استفاده راببرد وتا مرزهای اسرائیل نفوذ خود را گسترش دهد و از سوی دیگر اسرائیل نمیخواهد و نمیتواند حضور گروههای اخوان المسلمینی را پشت مرزهایش شاهد باشد. برای اردوغان گروههای کرد در سوریه که نیروی قابل توجهی به حساب میآیند یک خطر بالفعل به حساب آمده و خواهان حذف و نابودی آنهاست و این در حالیست که کردها مورد حمایت آمریکا هستند. تنازعات و هرنوع تقابل در آینده محتمل بنظر میرسد. همه این درگیریها و فعل و انفعالات در حالیست که چشم و نگاه اصلی آمریکا متوجه ایران است. مدتهاست که آمریکا در راستای سیاستهای منطقه ای و جهانی و رقابت با قطب های رقیب، خواهان تصاحب یک قد و تمام و کمال ایرانست. برای آمریکا، ایران متحد بالقوه شماره یک به حساب میآید. اگر اسرائیل نورچشمی جهان سرمایه داری بخصوص آمریکا ست ولی در مناسبات منطقه ای و بینالمللی موقعیت سوق الجیشی ایران کاربرد های اساسی تر را حائز است.
آینده نزدیک نشان خواهد داد که این منطقه به کدام سمت و سو سیر کرده و به کدام منزل مقصود خواهد نشست. کم و کیف آن چندان دانسته نیست اما امری که مسلم است متفاوت و یا بسیار متفاوت خواهد بود با موقعیت گذشته. حاکمان اسلامی در ایران باید بدانند که با این کارنامه ننگین خود در۶۴ سال گذشته انقضای پرونده یک حکومت دینی مستبد را امضاء کرده و بسته اند. ملت ایران بر گور و ویرانه این حکومت دگم و تئوکرات، ایرانی آباد و آزاد بر پا خواهد ساخت.
صبح امروز شنبه ۹۲ دی ماه دو قاضی بدنام رازینی و مقیسه در حمله ای مسلحانه به قتل رسیدند.
یادآور میشویم رازینی همان قاضی تایید کننده حکم اعدام پخشان عزیزی است.
قاضی ایمان افشاری ابتدا پخشان عزیزی را به اعدام محکوم کرد و پس از تقاضای فرجام خواهی پرونده به شعبه ۹۳ دیوان عالی کشور ارسال شد که در این شعبه هم حکم اعدام پخشان عزیزی تایید شده بود. ریاست شعبه ۹۳ دیوان عالی به عهده علی رازینی بوده است.
محمد مقیسه یا قاضی ناصریان و علی رازینی در کشتار دهه ۰۶ هم نقش داشتند.
به امید روز دادخواهی
هرآنکه باد کاشت طوفان درو کند
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Sabato, 18 gennaio 2025 – Anno V – n° 3/2025
In copertina: Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e Vladimir Putin – Foto: Anatoly Medved/Photohost agency brics-russia2024