Un’alternativa alla finanza, al commercio, alla moneta occidentale
di Giuseppe Gallelli
I Paesi Brics: acronimo usato dal 2001 per il raggruppamento dei cinque Paesi originari, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, sono una organizzazione multilaterale in costante crescita economica che sostiene le economie dei Paesi emergenti, sfidando l’egemonia statunitense.
Cina e Russia sono i Paesi più importanti del Brics. Dal 1° gennaio 2025 la presidenza è nelle mani del Brasile.
Questi Paesi, dal punto di vista del Pil hanno superato, dal 2018, i Paesi del G7, in relazione alla percentuale di Pil globale, a parità di potere di acquisto. Comprendono il 30% della superficie terreste e rappresentano circa metà della popolazione mondiale.
Dal 2000, fanno parte del Brics Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica; dal 2024, Emirati Arabi Uniti, Iran, Egitto, Etiopia e Arabia Saudita e dal 1° gennaio 2025 sono diventati partener del blocco Brics, anche Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan. Anche la Turchia, paese Nato, ha presentato domanda di adesione.
I Paesi del blocco Brics rappresentano il 37% del commercio globale, il 36% del Pil mondiale, il 40% della produzione petrolifera globale.
Questi Paesi tendono alla de-dollarizzazione dell’economia mondiale, usando monete diverse dal dollaro statunitense, le loro monete nazionali per gli scambi bilaterali e vogliono sganciarsi dal sistema Swift, una rete messaggistica internazionale da cui le banche russe sono escluse dal 2022.
Si propongono istituti alternativi per le finanze e il commercio internazionale, rispetto ai Paesi occidentali e il loro Statuto, di partner Brics, che prevede la collaborazione su progetti specifici, accordi economici e cooperazione.
Hanno costituito la Nuova Banca di Sviluppo (NDB) nel 2016, con sede a Shangai, che si basa su un capitale iniziale di 50 miliardi di dollari e un fondo strategico di capitali di riserva, il Contingent Reserve Arrangement (CRA), con un potenziale di 100 miliardi di dollari.
Questa banca dichiara di aver contribuito a costruire “17 mila chilometri di strade, ammodernare 820 ponti, costruire 35 mila unità abitative e 1390 chilometri di tunnel e canali”.
NDB e CRA sono stati progettati come istituti alternativi alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale.
I fondi allocati dalla NDB restano attualmente inferiori rispetto a quelli della Banca Mondiale. Comprende, infatti, ancora solo 10 membri, oltre ai Paesi fondatori Brics, cioè, Algeria, Bangladesh, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Uruguay.
I Paesi Brics, ad eccezione del Brasile e del Sudafrica, sono ancora, regimi autoritari e privi di pluralismo.
Essi accusano i Paesi occidentali di politica del “doppio standard” in politica estera, per il fatto che i Paesi occidentali hanno condannato l’invasione dell’Ucraina, da parte della Russia, ma non hanno condannato e applicato sanzioni a Israele per la guerra a Gaza e nel Libano.
Uno di questi Paesi, Il Sudafrica, ha accusato di genocidio Israele, di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia.
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Sabato, 11 gennaio 2025 – Anno V – n°27/2025
In copertina: Il summit BRICS a Kazan in Russia nell’ottobre 2024 – Foto: CC BY 4.0