venerdì, Dicembre 13, 2024

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Cisgiordania: assalto dei coloni ai villaggi palestinesi

Pestato a sangue attivista italiano

Redazione TheBlackCoffee

Un assalto in piena regola al villaggio di Khallet Athaba, quello che è avvenuto la notte del 4 luglio nei territori palestinesi in Cisgiordania, nella regione di Massafer Yatta, ad opera dei coloni israeliani.

Intorno alla mezzanotte ora locale, i coloni israeliani degli insediamenti vicini hanno dato fuoco ai campi ed alle piantagioni del villaggio, spostandosi con pick up e mezzi blindati intorno al villaggio e appiccando il fuoco in più punti.

Una volta divampato l’incendio, un gruppo di circa 50 coloni è entrato a piedi nel villaggio con mazze e bastoni aggredendo chiunque trovasse sul suo cammino. E’ in questo frangente che anche uno dei nostri attivisti è stato aggredito, spinto a terra e picchiato selvaggiamente dai coloni. Gli è stato tolto e distrutto il cellulare con cui stava documentando le azioni dei coloni; i coloni hanno tentato di colpirlo con una zappa alla testa, colpendolo fortunatamente solo di striscio e causandogli una ferita allo zigomo. Solo dopo molti minuti dall’inizio del pestaggio è riuscito a scappare nei campi sfuggendo agli aggressori e trovando rifugio molto tempo dopo in una casa di pastori palestinesi.

Da alcune settimane è attiva la presenza di Mediterranea Saving Humans nella regione di Massafer Yatta, dove i nostri attivisti hanno affiancato quelli di Operazione Colomba nel supporto alla popolazione civile locale tormentata continuamente dalle aggressioni dei coloni.

In questi territori gli attivisti italiani accompagnano i pastori al pascolo e gli agricoltori sui campi, provando a documentare costantemente le azioni violente e intimidatorie dei coloni. L’altra notte i nostri attivisti, insieme a quelli di Operazione Colomba, si erano recati a Khallet Athaba e pochi minuti dopo lo sviluppo degli incendi nei campi intorno al villaggio, hanno provato a spegnerli insieme ai civili palestinesi. Operazione impedita dalla violenza dell’aggressione premeditata dei coloni.

Il nostro attivista è stato soccorso intorno all’alba dalla popolazione palestinese ed è stato trasportato all’ospedale di Yatta per le contusioni e le ferite riportate. Un episodio gravissimo, che a causa dell’azione delle forze di occupazione, per diverse ore ci ha fatto completamente perdere il contatto con il nostro attivista. Fin da questa notte abbiamo informato e attivato la rappresentanza diplomatica italiana a Gerusalemme.

Chiediamo che venga accertata l’identità degli assalitori che hanno incendiato i campi e pestato persone “armate” solo di telecamera e macchine fotografiche, e che vengano legalmente perseguiti e sanzionati.

Proprio nella regione del Massafer Yatta si sta sviluppando e rafforzando il movimento nonviolento palestinese, che esiste da 25 anni, e che lotta quotidianamente per difendere i propri villaggi dall’occupazione israeliana.

Un percorso innovativo nel complesso scenario politico in Cisgiordania, che non a caso sta subendo una pesantissima repressione da parte dei coloni e delle forze militari israeliane. Quello che è accaduto è purtroppo uno scenario che si ripete costantemente nei territori palestinesi in Cisgiordania, dove i coloni agiscono indisturbati come una vera e propria milizia, armata e dotata di mezzi blindati, rendendosi protagonisti di violenze di ogni tipo.

L’esercito israeliano mostra sempre di più la sua connivenza con i coloni: anche durante l’assalto al villaggio erano presenti dei mezzi blindati dell’esercito, che non solo non sono intervenuti per impedire le violenze e gli incendi, ma hanno garantito ai coloni di agire indisturbati.

Mentre le attenzioni principali sono giustamente concentrate sul massacro in atto a Gaza, in Cisgiordania la politica di occupazione va avanti con i metodi che abbiamo visto, con il via libera del governo Netanyahu e delle forze militari. Non è tollerabile che si possa garantire l’impunità davanti a fatti del genere.

Continueremo ad essere attivi nella regione di Massafer Yatta documentando quello che avviene tutti i giorni, accanto al movimento nonviolento palestinese.

Fonte: comunicato di Mediterranea Saving Humans

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Sabato, 6 luglio 2024 – Anno IV – n°27/2024

In copertina:  posto di blocco militare lungo il tracciato della barriera della Cisgiordania – Foto: Justin McIntosh CC- BY 2.0

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