sabato, Maggio 17, 2025

Letteratura

Caso GKN – Questo lavoro non è vita: la lotta di classe nel XXI secolo

Smascherare il capitalismo con la creatività

di Laura Sestini

Alla vigilia della terza edizione del Festival di Letteratura Working Class promosso dal Collettivo di Fabbrica ex-GKN, proponiamo la lettura del volume “Questo lavoro non è vita: la lotta di classe nel XXI secolo – Il caso GKN” pubblicato da Dario Salvetti, portavoce del Collettivo di Fabbrica, e Gea Scancarello, giornalista che si occupa di politica economica.

Il libro narra, in forma di intervista, i momenti salienti della vertenza dei lavoratori ex-GKN di Campi Bisenzio, poi divenuti dipendenti di QF SpA, a guida di Francesco Borgomeo, ancora oggi in lotta e in bilico tra il licenziamento definitivo e il loro progetto di riconversione ecologica della fabbrica, da cui il 9 luglio 2021 furono licenziati in massa – per un totale di 422 persone – attraverso un’email che gli pervenne dalla direzione del fondo finanziario britannico Melrose, allora proprietario dell’azienda che produceva semiassi per il settore automobilistico.

Edizione Fuori Scena (2024)

Attraverso un interessante dipanamento per domande e risposte, vengono ripercorse e ricordate le innumerevoli azioni di contrasto che gli operai ex-GKN hanno attuato per non perdere il proprio posto di lavoro, portando le loro istanze anche in tour italiano ed europeo, ed al contempo sollecitando altre vertenze sindacali in atto, sia nella Piana fiorentina come in altre regioni italiane, per incentivare altri lavoratori a non mollare la lotta, spesso sfiniti dalle pressioni sociali e politiche, o dai lunghi silenzi dei proprietari di turno delle aziende in liquidazione, che possono cambiare nel giro di una sola notte.

Nonostante tutta la spirale di incertezze che ha avvolto la causa sindacale ex-GKN, ormai vicina al quarto anniversario, e sicuramente la più famosa in Italia degli ultimi decenni, ancora la metà circa di quei lavoratori licenziati, e nonostante il cambio di proprietà e l’omissione del conferimento degli stipendi da oltre un anno, sono lì a reinventarsi ogni giorno e a continuare a proporre la riconversione dal basso della produzione, con un percorso di sostenibilità ambientale ed energetica, per una maggiore democrazia del lavoro, per svelare qualche segreto del mondo finanziario/capitalista che strangola la forza lavoro con delocalizzazioni, precariato, sfruttamento e mancanza di sicurezza.

Un’importante macchina ideologica è costantemente in funzione per normalizzare le ingiustizie sul lavoro, (e sui cittadini tutti, ndr), si trova scritto sulle pagine iniziali del volume che spiegano i perché della pubblicazione.

Nel contesto capitalistico è complice, scarseggiando di volontà per muoversi davvero verso gli interessi utili alla comunità, lo Stato. Ma peggiore di tutto, frequentemente, si rivelano i canali media, quel tipo di informazione che senza conoscere e capire almeno le basi fondamentali di un settore – in questo caso il lavoro e la sua globalizzazione – non riflette, non studia, non approfondisce e si lancia in articoli copia e incolla, o parti di essi, estrapolati dal loro contesto naturale, approdando a tutt’altri significati.

Il volume, per primi dovrebbero leggerlo proprio i giornalisti, poiché è molto istruttivo, ben scritto e ben strutturato, declinato dalle domande competenti e penetranti di Gea Scancarello. Dario Salvetti, ormai a decine di migliaia lo conoscono da vicino, ascoltato da sotto i numerosi palchi da cui ha parlato per aggiornare l’opinione pubblica sulla situazione e la questione dei dipendenti ex-GKN, nonché le loro peripezie per smascherare gli interessi dei capitali e dei suoi detentori.

Un libro utile a tutti coloro, in primis nella veste di lavoratori, che vogliono comprendere attraverso un registro accattivante ed esaustivo, come si muove da decenni, in sordina, il mondo del lavoro indirizzato dalla finanziarizzazione dei capitali, che mirano più agli utili dei movimenti di Borsa che alla produzione effettiva in fabbrica.

Il mondo capitalistico, della finanza e della globalizzazione del lavoro, sta depauperando l’ambiente dei lavoratori e della forza-lavoro, masse di lavoratori che fin dalle rivoluzioni industriali hanno sudato per riempire le tasche e i conti in banca degli imprenditori. Ecco, quella modalità di lavoro, quel mondo, non esiste più, dobbiamo renderecene conto. Poco dopo il boom economico postguerra, impercettibilmente il mondo del lavoro ha iniziato a cambiare strada, a dirigersi verso una “strana” deriva neoliberista, parallelamente alla nuova società consumistica. Due facce della stessa medaglia.

Oggi gli industrali generano meno lavoro ma più guadagno per gli azionisti, attaverso la finanziarizzazione dei capitali, ed hanno meno interesse per la produzione effettiva, gli esseri umani e le loro rivendicazioni sui diritti. Conseguentenìmente, i lavoratori hanno sempre meno accesso all’impiego e con salari che scemano il loro potere d’acquisto.

Forti delle loro esperienze sindacali, Dario Salvetti, e Gea Scancarelli in politica economica, ben riescono a smascherare i meccanismi stratificati del capitalismo neoliberista e a spiegarlo ai lettori. Uno scritto a quattro mani che unisce teoria economica e pratica diretta di una nuova, diversificata, innovativa lotta di classe, ovvero quella dei lavoratori ex-GKN/Collettivo di Fabbrica che, oltre a non farsi sconfiggere psicologicamente dai tanti subdoli attacchi ricevuti dalla proprietà, hanno ricevuto onori, premi e riconoscimenti per il loro operato atto alla protezione dei diritti dei lavoratori e del diritto al lavoro.

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Sabato, 29 marzo 2025 – Anno V – n°13/2025

In copertina: manifestazione ex-GKN a Firenze per le vittime di Via Mariti (maggio 2024) – Foto: Archivio Fotografico Ishtar Immagini

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