mercoledì, Aprile 24, 2024

Ambiente, Italia, Società

L’argine del Serchio

A spasso nella natura, partendo dal cuore pulsante di Lucca

Testo e fotografie di Simona M. Frigerio e Luciano Uggè (tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione)

Due percorsi, rispettivamente di 4 e 5 km e mezzo lungo le sponde del fiume Serchio. Il primo, partendo da Ponte San Pietro (a Nave, frazione/quartiere di Lucca), segue la Via Francigena verso Ponte San Quirico mentre il secondo, in direzione della foce, raggiunge Ripafratta (una frazione di San Giuliano Terme).

Tra pioppeti e riflessi cangianti sulle acque del Serchio, si possono scoprire scorci particolarmente suggestivi, soprattutto nel periodo autunnale e al tramonto in ogni stagione.
Tra Ponte San Pietro (a Nave, sulla Sarzanese) e Ponte San Quirico (che unisce Lucca a Monte San Quirico), entrambi gli argini del Serchio sono facilmente percorribili, con un’immersione totale in un ambiente ancora in gran parte selvaggio e incontaminato.
Scrivevamo in gran parte… La nuova centrale idroelettrica al Palazzaccio che, una volta ultimata, dovrebbe rispettare – esteticamente e idrobiologicamente – il fiume e le specie che lo abitano (secondo quanto riportato dai cartelli in loco), è al contrario osteggiata dal gruppo di cittadini Salviamo il Serchio – che si è opposto alla sua costruzione, iniziata durante la pandemia.
Nel Parco fluviale del Serchio sono abbastanza rari i sabbioni dove ci si può sdraiare, in estate, a prendere il sole (a differenza, ad esempio, del Po).
Il secondo argine è percorribile su entrambe le sponde del fiume, tranne nella zona tra il Castello di Nozzano e Ripafratta (sulla riva destra in direzione della foce).
Il borgo di Ripafratta, in provincia di Pisa, è sovrastato dall’antica rocca di orgine medievale. Da qui si può attraversare il Serchio per rientrare dalla riva opposta grazie a un vecchio ponte pedonale – o al successivo, più moderno, e percorribile anche in auto.
Il Parco fluviale è percorso da corridori e cicloamatori. Di tanto in tanto vi passeggiano anziani con i propri cani. Le panchine dove sedersi per godersi il panorama, nei circa 20 km percorsi (tra andata e ritorno), si contano sulle dita di due mani. In una breve radura ne abbiamo viste quattro. In tempo di Covid-19 possono accogliere solo quattro persone.
Nozzano Castello dista circa 8 km da Lucca e sorge sulla riva destra del fiume Serchio, quasi al confine con la Provincia di Pisa. Vista la sua posizione, il borgo fu fortificato dai lucchesi quale baluardo difensivo contro i ‘nemici’ per antonomasia, ossia i pisani (i quali, a loro volta, sulla sponda opposta, edificarono la Rocca di Ripafratta).
A sera, la fragilità dei pioppeti – con le loro sfumature incipriate – si staglia, netta, contro lo skyline collinare azzurrino. E Lucca può accendere i colori della città mentre si abbandona il suo cuore verde.
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