giovedì, Marzo 28, 2024

Ambiente, Lifestyle, Società

L’isola di Capraia

Alla scoperta delle isole toscane

Testo e immagini di Laura Sestini

Capraia è la terza isola per grandezza dell’Arcipelago Toscano, con una superficie di 19,3 km² – situata nel Mar Ligure – a circa 64 chilometri dalla terraferma e a circa 30 chilometri dalla Corsica; insieme a quest’ultima – adesso parte della Francia – è stata territorio genovese fino al 1925, mentre da allora è stata inclusa nella provincia di Livorno.

Difatti, arrivando dal mare, appena in vista del paesino che conta neanche 400 abitanti, si scorge una bella torre di avvistamento costruita nei primi anni del XVI° secolo proprio dai Genovesi.

Il piccolo paese visto dal mare con alle spalle il Monte Castello di mt. 440
Immagine con diritti riservati – vietata la riproduzione

Per arrivare a Capraia si parte tutto l’anno dal porto mediceo di Livorno, ma durante l’estate non mancano collegamenti da altre località della Costa Etrusca, con compagnie marittime private stagionali.

La Cala del Porto vista dalla strada panoramica che raggiunge il centro abitato più in alto.
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L’isola di Capraia – come ancora altre isole toscane – è stata una colonia penale fino al 1986, pertanto si è aperta al turismo vero e proprio da circa 30 anni, durante i quali è stata restaurata e ampliata sia nelle strutture principali, quale il porto turistico e il molo di attracco dei traghetti di linea, sia per le strutture ricettive e ricreative destinate ai visitatori. Molti turisti arrivano qui anche con natanti propri – principalmente barche a vela – di cui, di tanto in tanto, si vedono affascinanti e storici esemplari.

Negli ultimi anni, con l’affluenza turistica in continua crescita, ma anche per creare posti di lavoro, sono nate attività legate al territorio – ad esempio l’itticoltura, l’allevamento di capre per golosi formaggi, un agriturismo e finanche un’azienda agricola che produce prodotti enologici.

L’entrata all’ex-colonia penale
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Passeggiando per il centro abitato, che dista dal porto solo poche centinaia di metri, seppur in salita, si potranno ammirare delle bellissime bouganville, che ornano le case e rendono coloratissimi i vicoli lastricati in pietra.

In cima al paese svetta – a picco sul mare – il Forte San Giorgio, una costruzione fortificata genovese del 1540, recentemente restaurata e divisa in appartamenti privati.

La scalinata privata del Forte San Giorgio fino a Cala di Bellavista
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L’isola di Capraia è ricca di rare specie floreali endemiche – protette per legge – delle quali si può godere per i fiori, che rendono l’isola un giardino spontaneo durante la primavera.

L’area della Piana era l’antico insediamento del centro abitato
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Oltre a ciò, i profumi degli olii essenziali aleggiano nell’aria tutto l’anno per l’abbondante macchia mediterranea.

I fichi d’India sono ovunque sull’isola.
In secondo piano, il faro, situato al margine sud della Cala del Porto
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La punta all’estremo sud dell’isola è particolarmente attraente dal punto di vista geologico ed estetico – raggiungibile solo via mare – per i colori delle sue scogliere.

La Cala Rossa presenta infatti due blocchi di differente composizione mineraria, risultando una parte bianca e l’altra rosso ferrugginoso.

La Cala Rossa
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Sopra la scogliera della Cala Rossa troviamo la Torre dello Zenobito, una torre di avvistamento del 1545, che serviva a sorvegliare le incursioni dei corsari.

Durante l’ultimo weekend di ottobre, a Capraia si tiene la Sagra del Totano – quest’anno alla sua 19° edizione – che attrae tantissimi turisti che si cimentano nella pesca del succulento mollusco, anche se inesperti.

La manifestazione vede coinvolti tutti i ristoranti, con piatti a base di totani street food, e una competizione per chi riesce a catturare il mollusco più grande, aperta a grandi e piccini.

Luogo: isola di capraia, 31 ottobre 2010 Nella foto: la pesca da terra Foto: Sestini/Bizzi

In copertina: La Cala del Porto con a destra la Torre del Porto
(Immagine con diritti riservati – vietata la riproduzione).

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